Piazza Mancini a Napoli, piazza Vittorio Veneto a Salerno, piazza Ferrovia a Caserta, piazza Santa Maria a Benevento, piazzale Padre Pio a Grottaminarda: sono i luoghi da cui partiranno – alle 9,30 – i 5 cortei campani dello sciopero generale proclamato dalla Cgil il 6 settembre. Al grido di “Un’altra manovra e’ possibile”: i lavoratori e le lavoratrici, i cassaintegrati, i pensionati, gli immigrati e gli studenti campani, chiamati in piazza dalla Confederazione, protesteranno contro la manovra licenziata dal Governo Berlusconi lo scorso 13 agosto (L.111/2011).
“Un provvedimento – denuncia il sindacato in una nota – sbagliato, ingiusto ed inefficace, che penalizza fortemente il Sud, con lo scippo dei Fondi Fas (6 miliardi nel 2011 e ulteriori 2,5 nel 2012) e con misure, come quella contro il riscatto di laurea, che penalizzano, in particolare, i lavoratori meridionali (85 per cento) della pubblica amministrazione”. Per Michele Gravano, segretario generale della Cgil Campania, “questa manovra e’ la Caporetto di Caldoro e del ruolo che egli gioca all’interno dello schieramento di centro-destra. Lui non voleva che fosse aumentata l’Iva a scapito delle pensioni. Tremonti, invece con un’operazione studiata, ha toccato tutto: pensioni, Iva, Fondi Fas”.