Disagi in arrivo oggi per chi dovrà viaggiare su autobus, tram, metro e treni. I lavoratori dell’Unione Sindacale di Base incroceranno infatti le braccia per lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale. La protesta è stata indetta contro il taglio del 70% delle risorse dedicate al settore,
“che sta già producendo – precisa l’Usb – esuberi, taglio di salario, aumento delle tariffe e diminuzione del servizio”. Lo sciopero avverrà con orari e modalità diversi da città a città, nel rispetto delle fasce di garanzia. A Roma lo stop per metro e tram scatterà dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; a Napoli dalle 8 alle 14.30 e dalle 17.30 a fine servizio; a Firenze dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 a termine corse. L’Unione Sindacale di base invita tutti i lavoratori del settore a “fermarsi per fermare la distruzione del trasporto pubblico locale, per difendere il futuro occupazionale di 150.000 lavoratori del settore, il diritto alla mobilità, la natura pubblica del servizio e la volontà popolare espressa con il referendum del 12 e 13 giugno; contro il taglio del 70% delle risorse dedicate al Tpl, che sta già producendo esuberi, taglio di salario, aumento delle tariffe e diminuzione del servizio”. Il sindacato di base spiega che “istituzioni locali, aziende e sindacati complici stanno confezionando piani industriali che colpiscono i livelli occupazionali senza affrontare le problematiche generate dalle gestioni ‘allegre’ delle aziende, che con parentopoli, appalti e sub appalti hanno depredato e continuano a depredare il denaro pubblico”. Secondo l’Usb, “si sceglie invece di tagliare il servizio ed a questo scopo si predispongono gli strumenti per liberarsi di parte dei lavoratori, come dimostra la costituzione degli ammortizzatori sociali per il settore”. Emblematico, secondo l’Usb, il caso della Campania, “dove la Regione ha annunciato ben 2.000 esuberi e riduzione del servizio; o della Calabria, dove accordi a perdere hanno concertato il taglio del salario di secondo livello”. La scelta del 3 ottobre si inquadra nell’ambito della mobilitazione internazionale indetta per questa data dalla WFTU, la Federazione sindacale Mondiale di cui Usb è membro, che vedrà iniziative di lotta in Austria, Bangladesh, Paesi Baschi, Brasile, Catalogna, Centrale, Cile, Costa Rica, Cuba, Cipro, Repubblica Dominicana, Egitto, El Salvador, Filippine, Finlandia, Grecia, Guatemala, Honduras, India, Libano, Nepal, Nigeria, Pakistan, Panama, Polonia, Puerto Rico, Russia, Senegal, Spagna, Sri Lanka e Venezuela.