Un’unica azienda per razionalizzare le spese e affrontare meglio i tagli sul trasporto pubblico. Nasce così la nuova holding della Regione Campania del trasporto pubblico dopo il documento firmato dagli amministratori

di Circumvesuviana, Eav, Sepsa e Metrocampania Nordest. Il nuovo soggetto, che non ha ancora un nome (“ci stiamo riflettendo, io vorrei tutelare Eav che ha una storia di 100 anni”, spiega Nello Polese amministratore dell’Ente Autonomo Volturno), incorpora, come stabilito dalla Regione, tutti gli attori del trasporto regionale su rotaia: il processo di fusione, spiegano i dirigenti, porterà un risparmio a regime di 16 milioni di euro l’anno.

 

 

“Il processo di unificazione – spiega Nello Polese – comincia con le nostre scuse agli utenti per i disservizi di queste settimane, di cui ci prendiamo le responsabilità nonostante siamo in carica da poco. Il nostro obiettivo ora è di migliorare il servizio, razionalizzando i costi. I disservizi sono dovuti alla riduzione dei contratti di sevizio con la Regione di circa il 15% per il trasporto su ferro e del 20 su gomma, e ai tagli che hanno messo in crisi il sistema della manutenzione dei treni e dell’acquisto dei pezzi di ricambio”.

Il nuovo soggetto regionale avrà una migliore razionalizzazione delle officine di riparazione e i risparmi sui quattro enti saranno investiti nei treni: in tutto sui quattro enti sono 301 i prepensionamenti volontari; a questi si aggiungeranno probabilmente tagli di 150-200 posti sui 900 totali che il nuovo soggetto eredita dai precedenti attori del trasporto pubblico. “Non faremo – precisa Polese – macelleria sociale. Tutto sarà avviato in sede regionale e con un dialogo costante con le parti sociali coinvolte”. La cura dimagrante del trasporto pubblico su rotaia, spiegano gli altri amministratori unici Gennaro Carbone (Circumvesuviana), Antonio Napoletano (Metrocampania Nordest) e Alfonso Cecere (Sepsa), riguarda però in primis proprio loro che si sono “ridotti lo stipendio rispetto ai propri predecessori fino a un quinto”. “Tutti gli amministratori precedenti – spiegano – erano infatti contemporaneamente anche consulenti di se stessi o dipendenti del gruppo, e percepivano quindi un importato pari a cinque volte quanto sarebbe stato dovuto loro come amministratori unici”.

Previsti anche tagli alle auto di servizio: “La Circum aveva prima quattro Alfa 159 – spiega Carbone – ora abbiamo due Fiat Punto”. Tra i provvedimenti presi anche un miglior utilizzo del patrimonio immobiliare e una più incisiva utilizzazione degli spazi pubblicitari, ma i debiti restano fortissimi, toccando quota mezzo miliardo di euro: “Le cifre annunciate anche dall’assessore regionale Vetrella – spiega Polese – sono queste. E’ chiaro che la razionalizzazione dovrà essere incisiva, il nuovo soggetto punta al pareggio di bilancio”. Tagli anche alle consulenze con l’utilizzo ad esempio “di giovani avvocati a tariffe più basse del mercato per le cause in cui siamo chiamati”, spiega Carbone per Circumvesuviana. E in tutte le aziende c’é stato il blocco del turnover dei dirigenti dopo l’addio di sei dipendenti.

“Abbiamo davanti un percorso disseminato di sofferenze – conclude Polese – ma siamo pronti ad ascoltare i consigli degli utenti, cercheremo di salvaguardare al massimo le corse negli orari più sensibili e troveremo le forme per una migliore comunicazione con gli utenti per alleviare i disagi”.

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