NAPOLI – ”Il problema della graduale scomparsa delle botteghe storiche a Napoli, viene sollevato da anni ogniqualvolta sta per chiudere qualche esercizio pubblico o qualche libreria, presenti da lustri sul territorio, ma poi, passato il momento, sulla vicenda cala il piu’ assoluto silenzio”.

Lo afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, da lustri impegnato per la salvaguardia delle antiche botteghe, secondo cui ”occorrerebbe invece che la Regione Campania finalmente si decidesse a legiferare in materia di tutela e valorizzazione dei locali storici, con particolare riferimento ad alberghi, ristoranti, trattorie, osterie, caffetterie e librerie”. ”La questione e’ stata ampiamente dibattuta sul piano giuridico, con sentenze della Corte Costituzionale, chiamata in causa anche all’atto dell’emanazione di un’apposita legge della Regione Lazio – puntualizza Capodanno -. L’attuale tendenza e’ quella di considerare legittimi tali tipi d’intervento che, peraltro, prevedono apposite provvidenze economiche ”. ”Altre regioni italiane, la prima delle quali fu il Piemonte, negli anni ’90 avevano gia’ affrontato il problema – ricorda Capodanno -. Nelle norme varate non solo si prevedeva che i Comuni si attivassero per disegnare le mappe attraverso i censimenti di tali attivita’, ma venivano anche stanziati fondi a disposizione dei proprietari o dei gestori per interventi tesi alla tutela, al restauro ed alla valorizzazione dei locali storici”.’Di recente – ricorda Capodanno – il problema si e’ posto pure a Milano dove l’amministrazione comunale ha verificato la possibilita’ di inserire nel P.G.T., il piano di governo del territorio, vincoli di destinazione d’uso per gli edifici che ospitano le botteghe storiche ”. ”La Regione Campania ed il Comune di Napoli, invece, marcano, anche rispetto a questo problema, forti ritardi – puntualizza Capodanno -, contribuendo cosi’ alla perdita di pezzi importanti della storia partenopea, come hanno dimostrato recenti vicende alla ribalta delle cronache, come la notizia che circola in questi giorni al Vomero della possibile chiusura della libreria Guida Merliani, notizia che sta destando malumori e malcontento tra i numerosi affezionati alla storica libreria, peraltro punto di riferimento culturale importante per il quartiere collinare della Citta”’. ”Le associazioni di categoria, invece che limitarsi a lanciare solo allarmi, – conclude Capodanno – dovrebbero attivarsi affinche’ gli Enti preposti adottino in tempi brevi i provvedimenti di rispettiva competenza, prima che a Napoli scompaiano del tutto i locali storici, potenziali destinatari di una tale tutela”.

 

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