L’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, movimento costituito dai sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, noti anche come Hibakusha, ha vinto il Premio Nobel per la Pace.“Per i suoi sforzi per raggiungere un mondo libero da armi nucleari e per aver dimostrato, attraverso le testimonianze, che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate”, ha dichiarato il Comitato per il Nobel nella sua motivazione. “Voglio che le armi nucleari siano abolite”, ha detto il direttore di Nihon Hidankyo, Toshiyuki Mimaki, in conferenza stampa. “Si è detto che grazie alle armi nucleari si sarebbe mantenuta la pace in tutto il mondo. Ma le armi nucleari possono essere usate dai terroristi. E, per esempio, se la Russia le usa contro l’Ucraina e Israele contro Gaza, la cosa non si fermerà lì. I leader politici devono esserne consapevoli”, ha insistito tracciando un parallelo tra le conseguenze dei conflitti di oggi e del passato. “La situazione di Gaza è come il Giappone di 80 anni fa”, devastato dalle bombe alla fine della Seconda guerra mondiale. “A Gaza vediamo bambini insanguinati. E’ come in Giappone 80 anni fa”, ha affermato in una conferenza stampa a Tokyo il direttore di Nihon Hidankyo, Toshiyuki Mimaki. I sopravvissuti “ci aiutano a descrivere l’indescrivibile, a pensare l’impensabile e a cogliere in qualche modo l’incomprensibile dolore e sofferenza causati dalle armi nucleari”, ha dichiarato Jorgen Watne Frydnes, presidente del Comitato norvegese per il Nobel, durante il suo annuncio. Frydnes ha aggiunto che il comitato del Nobel, ha voluto “onorare tutti i sopravvissuti che, nonostante le sofferenze fisiche e i ricordi dolorosi, hanno scelto di usare la loro esperienza dolorosa per coltivare la speranza”. “Un giorno i sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki non saranno più tra noi come testimoni della storia”, ha dichiarato il comitato, annunciando la sua decisione venerdì a Oslo. “Ma grazie a una forte cultura del ricordo e a un impegno costante, le nuove generazioni in Giappone stanno portando avanti l’esperienza e il messaggio dei testimoni”. Il comitato ha dichiarato che il movimento di base, nato nel 1956 in risposta agli attacchi con la bomba atomica dell’agosto 1945, ha “lavorato instancabilmente” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’uso delle armi nucleari.

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