La variante Omicron ha cambiato tutto quello che la scienza aveva imparato sul Covid dalla sua comparsa. Se inizialmente si pensava alla possibilità che diventasse come l’influenza, ossia un virus stagionale da tenere sotto controllo con le vaccinazioni preventive, adesso quella possibilità sembra svanita. Il problema centrale è che il coronavirus è diventato più abile nel reinfettare le persone. Le persone infette dalla prima variante di Omicron stanno già segnalando una seconda infezione con le versioni più recenti della variante: BA.2 o BA2.12.1 negli Stati Uniti, o BA.4 e BA.5 in Sud Africa, si legge sul “New York Times”. Gli scienziati ora temono reinfezioni anche tre volte l’anno ed effetti da long Covid che perdurano mesi o addirittura anni. «Il virus continuerà a evolversi. E probabilmente ci saranno diverse persone che subiranno molte, molte reinfezioni nel corso della loro vita», spiega Juliet Pulliam, epidemiologa della Stellenbosch University in Sud Africa. È difficile quantificare la frequenza con cui le persone vengono reinfettate, in parte perché molte infezioni ora non vengono segnalate. La dottoressa Pulliam ei suoi colleghi hanno raccolto dati sufficienti in Sud Africa per affermare che il tasso è più alto con Omicron rispetto a quanto visto con le varianti precedenti. La nuova variante si è evoluta per schivare parzialmente l’immunità. Ciò lascia tutti, anche coloro che sono stati vaccinati più volte, vulnerabili a più infezioni. «Se lo gestiamo nel modo in cui lo gestiamo ora, la maggior parte delle persone verrà infettata almeno un paio di volte all’anno», ha affermato Kristian Andersen, virologo presso lo Scripps Research Institute di San Diego. «Sarei molto sorpreso se non fosse così che andrà a finire». Le nuove varianti non hanno alterato la fondamentale utilità dei vaccini Covid. La maggior parte delle persone che hanno ricevuto tre o anche solo due dosi non si ammalano abbastanza da aver bisogno di cure mediche se risultano positive al coronavirus. E una dose di richiamo sembra ridurre le possibilità di reinfezione, ma non di molto. Ogni infezione può portare con sé la possibilità del long Covid, con sintomi che possono persistere per mesi o anni. È troppo presto per sapere quante volte un’infezione da Omicron porti al Long, soprattutto nelle persone vaccinate. La buona notizia è che la maggior parte delle persone che vengono reinfettate con nuove versioni di Omicron non si ammalano gravemente. Almeno al momento, il virus non ha trovato un modo per aggirare completamente il sistema immunitario. Per stare al passo con l’evoluzione del virus, hanno affermato altri esperti, i vaccini Covid dovrebbero essere aggiornati più rapidamente, anche più rapidamente di quanto lo siano i vaccini antinfluenzali ogni anno. Anche una corrispondenza imperfetta con una nuova forma di coronavirus amplierà comunque l’immunità e offrirà una certa protezione, hanno affermato.
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