“Ancora una volta ci troviamo a combattere contro un sistema che puntualmente viola ogni regola e calpesta i diritti di tante famiglie. L’assegno di cura nasce come supporto a soggetti allettati con gravissime patologie, in quanto l’assistenza domiciliare integrata non ha mai funzionato. Oggi l’unica patologia che conta se vuoi usufruire dell’assegno di cura è avere il modello Isee inferiore a un’altra persona, senza considerare la gravità della patologia. In pratica, hanno messo in atto una guerra tra poveri ed ammalati”. È impietoso il giudizio di Giovanni Misso sull’operato dell’amministrazione comunale nel campo delle politiche sociali per le fasce deboli. Il presidente dell’associazione “Mai Controcuore” denuncia l’incapacità del sindaco Antonino Santillo e della squadra di governo e più in generale degli enti preposti di dare risposte concrete a gravi problematiche che riguardano la vita delle persone. “È inutile rivolgersi agli uffici competenti – osserva Misso -, come risposta esiste solo lo scaricabarile: “Non siamo noi che decidiamo”. Neanche l’ammalato ha deciso di esserlo, non ha deciso di affrontare ogni giorno difficoltà di tutti i tipi causate da chi dovrebbe tutelarli e proteggerli. Invito le autorità e tutti gli enti preposti a passarsi la mano sulla coscienza e trovare soluzioni vere e celeri per dare un reale sostegno a chi ne ha veramente bisogno”.

Cosa aggiungere? Nulla. Quanto denunciato da Giovanni Misso basta e avanza. Non vogliamo fare strumentalizzazioni sulla pelle di malati gravi. Ci auguriamo, come il presidente dell’associazione “Mai Controcuore”, che primo o poi chi ha compiti di governo si passi davvero la mano sulla coscienza.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui