È proseguito questa mattina con la tappa di Pomigliano d’Arco, Diocesi di Nola, il giro campano degli operatori di Caritas Giordania ospiti nella nostra regione per questa settimana, su invito di Caritas Italiana e della Delegazione Regionale Caritas Campania. Rami e Murad, due degli operatori di Caritas Giordania, hanno raccontato dell’opera quotidiana che come Caritas svolgono in un paese, come quello giordano, cerniera tra territori teatro di guerra. La loro missione è cercare di fornire, oltre che supporto materiale, anche guida morale e spirituale per la costruzione di un senso di comunità che spesso viene meno tra mille problematiche e miserie sociali. Alla presenza del Vescovo di Nola Mons. Francesco Marino, del Delegato Regionale Caritas Campania Don Carmine Schiavone, del Segretario Regionale Caritas Campania Raffaele Cerciello e del Direttore di Caritas Nola Don Arcangelo Iovino l’evento tenutosi questa mattina nella Parrocchia Maria SS. del Rosario ha visto l’intervento a distanza anche di Wael Suleiman, Direttore Nazionale di Caritas Giordania. Presenti anche l’Assessore alle politiche sociali e giovanili della Regione Campania Dott. ssa Lucia Fortini e l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Pomigliano Dott. Domenico Leone. “È facile chiedere la pace, senza mettere in discussione innanzitutto noi stessi – ha affermato l’Assessore Lucia Fortini – oggi invece si è parlato di quello che ognuno di noi può fare per contribuire a costruire percorsi di pace, e l’attività delle Caritas sui territori di tutto il mondo è un esempio” L’Assessore Fortini ha annunciato, nel proprio intervento, come presto la Regione Campania sottoscriverà un protocollo d’intesa con Caritas Campania per creare una ancora maggiore sinergia e unitarietà di intenti sui temi dell’assistenza sociale e della solidarietà. “Questa mattina abbiamo avuto un coinvolgente incontro con la Caritss Giordania, – ha affermato il Vescovo di Nola Mons. Francesco Marino – in fondo la Chiesa, che è per sua natura inclusiva e universale, deve fare questo: dimostrare che costruire ponti di pace è possibile”.