“Gli avvisi di garanzia arrivati a due colleghi dopo la somministrazione del vaccino, la cui presenza è stata richiesta come atto etico e in alcune circostanze addirittura imposta, ci fa restare attoniti, nei confronti di un sistema legislativo in campo sanitario scollato dalla realtà”. Pierino Di Silverio, vice segretario regionale Anaao e responsabile nazionale Anaao Giovani, denuncia un sistema che rischia di individuare nei medici l’ennesimo capro espiatorio. Già nei giorni scorsi l’Anaao era intervenuta sull’argomento, fissando alcuni dei punti essenziali:
Nella dolorosa vicenda del militare morto improvvisamente in Sicilia dopo la vaccinazione anti Covid-19 colpisce l’immediata iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo dei medici e sanitari che hanno inoculato la dose di vaccino.
Prima ancora del pronunciamento dell’Ema e dell’Aifa sulla rilevanza scientifica e statistica dell’evento, prima ancora del riscontro autoptico e della valutazione dell’eventuale nesso di causalità, la magistratura italiana, anche per la forza delle norme in cui agisce, è intervenuta considerando la responsabilità inerente l’atto medico con lo stesso metro adottato per le lesioni personali derivanti da un pestaggio o da un omicidio.
Stiamo osservando i frutti amari di una cultura legislativa appiattita, in tema di responsabilità sanitaria, sull’identificazione spasmodica di un colpevole, laddove nel resto d’Europa è evoluta verso la ricerca dell’errore, con il preciso intento di migliorare la sicurezza delle cure e dell’assistenza.
In un contesto come quello che stiamo vivendo, eventuali danni personali da Covid-19 ed eventi avversi attribuiti alla vaccinazione non dovrebbero mai configurare un reato penalmente rilevante per medici e infermieri, salvo dolo e salvo il diritto all’eventuale indennizzo dei danneggiati”.
L’Anaao Assomed chiede che Governo e Parlamento intervengano con urgenza, recuperando il tempo perduto, se veramente intendono mettere in campo tutte le forze disponibili per accelerare i ritmi delle vaccinazioni. I medici hanno bisogno, oggi piu che mai, di serenità.