Dal Green pass allo stato di emergenza, l’Italia è pronta alle riaperture. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato all’unanimità la road map per allentare allentare le misure anti-Covid da aprile. Le decisioni sull’uscita dalla fase di emergenza sono l’oggetto della conferenza stampa tenuta da Mario Draghi insieme al ministro della Salute. La fine dello stato di emergenza è stato confermato dal premier per la fine del mese di marzo «Riaprire l’economia» e «limitare l’esperienza didattica a distanza. Questo è ormai uno stato a cui siamo arrivati». Il Cdm ha dato il via libera a «provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportatamenti», ha detto Draghi in conferenza stampa. «L’obiettivo del governo era il ritorno alla normalità: riacquistare la nostra socialità, riaprire la nostra economia, far andare a scuola i ragazzi. I provvedimenti approvati oggi riconosco che questo ormai è uno stato a cui siamo arrivati», ha aggiunto il Presidente del Consiglio.
La sospensione dei lavoratori senza Super Green Pass sopra i 50 anni «non avverrà più. Sarà sufficiente per loro fino al 30 di aprile avere il Green pass base. La sospensione dal lavoro resterà solo per la fascia delle personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e delle Rsa, in questo caso il prolungamento dell’obbligo è al 31 dicembre». Così il ministro per la Salute, Roberto Speranza. «In questo momento non ci sono evidenze scientifiche che portano a dirci che sia necessaria la quarta dose del vaccino per tutti. Nessun Paese a livello mondiale e europeo sta immaginando la quarta dose per tutti. Siamo partiti con i fragili e in queste ore stiamo valutando l’ipotesi di una quarta dose a fasce generazionali più avanzate: questo richiederà un approfondimento ma è una cosa a cui ci stiamo preparando. Noi saremo pronti, le dosi sono già a disposizione, ma dobbiamo aspettare che ci siano le basi dell’evidenza scientifica, che in questo momento ancora non c’è», ha aggiunto Speranza.