Una rimodulazione del piano di riorganizzazione e potenziamento delle terapie intensive e semi-intensive è stata elaborata e presentata dalla Regione Campania «per rendere gli interventi più aderenti alle effettive esigenze o disponibilità finanziarie». La rimodulazione del piano è stata adottata con delibera di Giunta regionale e sarà presentata al Ministero della Salute per l’approvazione. Il nuovo «piano di riorganizzazione e potenziamento delle attività in regime di ricovero in terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cura» prevede interventi connessi all’attivazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, pronto soccorso e acquisto di ambulanze per 205,2 milioni di euro, di cui 163,8 milioni finanziati dal decreto rilancio, 34,8 milioni finanziati da risorse regionali, 6,6 milioni finanziati da donazioni private e 1,4 milioni relativi ai ventilatori polmonari ceduti dalla struttura commissariale. Il precedente piano, così come approvato dalla Regione Campania nel 2020, prevedeva interventi per 178,6 milioni di euro. La proposta di rimodulazione non determina alcuna variazione al numero totale di posti letto da realizzare e finanziare: sono 553 i posti letto di terapia intensiva e 421 i posti letto di terapia semi-intensiva previsti dal piano. Cambia però la collocazione dei posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, alla luce delle «sopraggiunte valutazioni di carattere sia tecnico che sanitario che in alcuni casi hanno richiesto una rivisitazione della distribuzione dei posti letto al fine di garantire una dotazione strutturale di posti letto più aderente all’evoluzione del quadro pandemico». I posti letto di terapia intensiva previsti, rispetto alla prima versione del piano, aumentano complessivamente di 8 nella Asl di Salerno (con il presidio ospedaliero di Agropoli in particolare che passa da 6 a 18 posti letto, variazione compensata dalla diminuzione di posti letto in altri ospedali della provincia), diminuiscono di 5 nella Asl Napoli 1 Centro (la variazione riguarda unicamente l’Aou Federico II che passa da 25 a 20 posti letto di terapia intensiva), di 2 nell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi (da 6 a 4) in provincia di Avellino e di uno nel presidio ospedaliero di Maddaloni, nel Casertano (da 9 a 8).
La variazione di posti letto di terapia semi-intensiva riguarda l’Asl di Avellino (2 posti letto in più all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi) e la Asl Napoli 1 Centro, con quest’ultima che ne perde complessivamente 2 passando da 136 a 134: raddoppiano all’ospedale Cardarelli, da 13 a 26, mentre l’Aou Federico II passa da 41 a 28 posti letto di terapia semi-intensiva e il Santobono da 14 a 12. Restano complessivamente 64 i posti letto di terapia semi-intensiva a disposizione dell’Asl di Salerno, dove però viene definita un’ampia redistribuzione tra i vari presidi ospedalieri, con l’aumento di 18 unità per il presidio ospedaliero Mauro Scarlato di Scafati (da 4 a 22) e di 10 unità ad Agropoli (da 4 a 14), mentre ne perde 8 l’ospedale di Vallo della Lucania e 4 il presidio ospedaliero di Polla-Sant’Arsenio e il Maria Santissima Addolorata di Eboli.