Tutto pronto per l’estate 2024 almeno nelle intenzioni degli italiani: 9 su 10 stanno già programmando le vacanze per la prossima stagione e molti sceglieranno l’en plein air. I viaggi di libertà legati all’outdoor diventano sempre più attraenti per le fasce dai 35 ai 54 anni al punto che la spesa cresce anche rispetto a chi alloggia in hotel conquistando proprio tutti: negli ultimi due anni infatti è aumentata la propensione al campeggio e un italiano su due opta per weekend escursionistici. A rivelarlo lo studio Enit – Agenzia Nazionale del Turismo con Human Company e Istituto Piepoli. Quattro italiani su dieci programmano un periodo di vacanza in autunno o durante il prossimo inverno; di questi il 28% si concentrerà nel periodo di Natale e il 21% in quello di Capodanno. La maggioranza resterà in Italia (65%) mentre gli altri opteranno per l’estero (20%) o per una combinazione di entrambi (12%). L’interesse ai viaggi autunnali e invernali è ancora più marcato se ci si concentra sulla vacanza outdoor: in questo caso, infatti, sono quasi 6 su 10 gli italiani pronti a vivere un break. Il periodo preferito rimane il Natale (34%) seguito dal periodo di Ognissanti/Giorno dei Morti e dal Capodanno, entrambi scelti dal 28% dei rispondenti. Anche per questa occasione a predominare sarà l’Italia (65%) mentre appaiono meno distanziate le opzioni estero (18%) e Italia ed estero (17%). L’estate 2023, d’altronde, registrando dati significativi in termini di spesa e presenze, ha visto una decisa ripresa del turismo: sono oltre 34 milioni gli italiani che si sono concessi una vacanza durante i mesi estivi2, dato in aumento del 10% rispetto al 2022. Il soggiorno medio, in particolare, è stato di 8 giorni. In merito alle strutture scelte per il proprio soggiorno, oltre 1 su 5 (22%) è stata outdoor, dato in crescita rispetto allo scorso anno; in questo caso la durata del soggiorno ha superato gli 8 giorni. La motivazione principale, per la scelta della vacanza open air, per il 38% dei rispondenti è stata la possibilità di vivere una vacanza in libertà a cui si aggiunge anche il poter entrare in connessione con la natura scelto dal 22% delle persone.

Il campeggio, in particolare, piace ad 1 italiano su 4, ma rispetto al 2022 l’opinione è ulteriormente migliorata per il 9% dei rispondenti che vedono in questa modalità di vacanza una scelta ottimale.
A livello di spesa, la tendenza è stata quella di un maggior investimento per l’outdoor: se la spesa media dei vacanzieri è stata di 1.575 euro, per la vacanza all’aria aperta si è speso il 22% in più arrivando a 1.918 euro. Per l’outdoor, in particolare, a prevalere è la fascia di spesa tra i 1.001 e i 2.000 euro (scelta dal 35% dei rispondenti) mentre per le altre forme di ricettività la maggioranza dei vacanzieri (39%) ha speso meno di 1.000 euro. La ricerca ha incoronato luglio e agosto come i mesi principali delle vacanze italiane, scelti rispettivamente dal 38% e dal 49% dei rispondenti come periodo di svolgimento delle proprie ferie. Tra chi ha scelto una vacanza outdoor, tuttavia, si è assistito ad un interessante sorpasso del mese di luglio che – in controtendenza con quanto registrato lo scorso anno – emerge come preferito, scelto dal 45% dei vacanzieri rispetto al 42% che ha optato per agosto. Tra le mete scelte dagli italiani per le proprie vacanze la preferita si conferma il mare, sia complessivamente (63%) che per i viaggi outdoor (60%). A contendersi il secondo posto ci sono poi le vacanze culturali, scelte dal 19% dei rispondenti, e la montagna, a breve distanza con un 17%. Chi ha vissuto l’outdoor, invece, oltre al mare si è concentrato di più sulle località montane (15%) e sulla vacanza rurale (15%). Sul podio delle regioni preferite al primo posto si è posizionata la Puglia, scelta dal 13% dei viaggiatori; a seguire la Sicilia, con l’11% delle preferenze e, a breve distanza, la Toscana e l’Emilia-Romagna selezionate scelte dal 10% dei rispondenti.Per quanto riguarda i vacanzieri outdoorin Italia (75%) prediligono la Toscana, scelta dal 17% dei rispondenti, e a cui seguono la Sicilia (16%) e la Puglia (13%). “Un monitoraggio annuale del settore turistico e in particolare dell’outdoor fornisce un quadro dettagliato delle tendenze emergenti, consentendo agli operatori del settore di adattarsi in modo proattivo alle mutevoli esigenze dei viaggiatori. In Italia, dove la diversità paesaggistica offre opportunità uniche, monitorare la crescita di differenti tipologie di vacanza è essenziale per ottimizzare le risorse e sviluppare strategie di promozione mirate. La promozione di esperienze outdoor non solo arricchisce l’offerta turistica, ma contribuisce anche al progresso sostenibile del settore, incentivando la conservazione ambientale e la partecipazione attiva delle comunità locali” commenta Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit. A commento della collaborazione Domenico Montano, Direttore Generale Human Company: “Come emerge dai dati della ricerca e dagli importanti risultati registrati quest’anno dal nostro Gruppo in termini sia di ricavi sia di presenze, il turismo italiano ha vissuto quest’anno una grande ripresa e ha visto aumentare ulteriormente anche il numero di persone che scelgono una vacanza openair, a testimonianza del fatto che questa tipologia di turismo è diventata una scelta forte e consapevole da parte degli italiani, non più dettata da esigenze contingenti. Inoltre, il fatto che la spesa per questo tipo di vacanza sia maggiore di quasi il 22% rispetto ad altre forme di ricettività, attesta l’outdoor come “nuovo lusso” sempre più apprezzato anche nel nostro Paese, che permette di vivere il proprio tempo a contatto con la natura e in piena libertà”. “La vacanza estiva non si tocca: nonostante le incertezze economiche, cresce il “partito dei vacanzieri”, in incremento rilevante rispetto al 2022. Passata la pandemia, si confermano due trend: l’estate italiana è la preferita dagli italiani (e non per ragioni economiche) e il turismo outdoor, vacanza ideale ormai stabilmente per circa un quinto degli italiani. La vacanza outdoor è anche quella nella quale gli italiani dichiarano di spendere di più” dichiara Livio Gigliuto, Presidente di Istituto Piepoli. “Il turismo outdoor prende una fascia di popolazione sempre più grande, oltre il 20% dei turisti preferisce questo tipo di vacanza ad altre; all’aria aperta i viaggiatori decidono di fare molte attività, da quelle sportive a quelle enogastronomiche e così via. È innegabile che il covid abbia cambiato molte abitudini delle persone, la necessità che c’è nei clienti e nei viaggiatori è quella di fare sempre cose diverse e per questo c’è bisogno di una interconnessione tra il Ministero e le Regioni”. Lo afferma il vicepresidente del Senato, Gianmarco Centianio, nel corso della conferenza stampa di presentazione dello studio Enit – Agenzia Nazionale del Turismo con Human Company e Istituto Piepoli. “Negli ultimi anni il turismo outdoor ha cominciato ad affermarsi e a diventare un modello universale e questo anche grazie alle diverse esperienze che vengono offerti. Visti i dati in crescita e le importanti ricadute economiche che questo turismo porta e può portare alle Regioni, il Ministero del Turismo ha istituito insieme alle associazioni di categoria interessate, un tavolo di lavoro permanente, utile a capire in che modo sviluppare e aggiornare il settore nel modo migliore”, ha sottolineato il capogruppo della X Commissione alla Camera per Fratelli d’Italia, Gianluca Caramanna.

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