121 giorni per la prima, consistente tranche dei lavori per bonificare il sito dell’ex Isochimica di Avellino, l’azienda nella quale dal 1982, per quasi dieci anni, venivano scoibentate dall’amianto le carrozze ferroviarie. Stamattina, l’ex fabbrica dei veleni è stata consegnata dal comune di Avellino alla Pmt Ecologia, una impresa specializzata di Civitavecchia (Roma), che si è aggiudicata l’appalto per un milione di euro, finanziato dal comune di Avellino e dalla regione Campania. I lavori, che partiranno concretamente tra alcuni giorni, dopo che la Asl di Avellino avrà formalizzato l’approvazione al piano di lavoro depositato, riguardano la rimozione di due silos presenti all’interno del sito di Borgo Ferrovia; quindici cubi di cemento-amianto; la rimozione degli impianti di aerazione e di una gru abbandonata nel piazzale dello stabilimento. I materiali verranno quindi trasferiti in una discarica per rifiuti speciali e pericolosi di Collegno (Torino). I lavori di rimozione e bonifica dovrebbero concludersi entro i prossimi quattro mesi. Davanti ai giudici del Tribunale di Avellino, il 9 dicembre dello scorso anni, è cominciato il processo a carico di 27 imputati che devono rispondere, a vario titolo, di omicidio plurimo colposo e lesioni dolose (almeno 8 gli operai che secondo la Procura di Avellino, negli anni, sarebbero deceduti a causa di patologie collegate alla prolungata esposizione all’amianto); concorso in disastro ambientale; omissione di atti di ufficio.
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