Due centri per il recupero per animali selvatici trasformati in altrettanti musei dell’orrore. E’ quello che hanno scoperto le guardie del Wwf nelle strutture di Nusco e Montella, in provincia di Avellino. Gli animali, a decine, sono stati trovati imbalsamati o nei congelatori, tra questi molti cani e gatti le cui carni, si sospetta, venivano utilizzate per nutrire i selvatici carnivori, tra cui un lupo custodito all’interno di una voliera.


Altri rapaci come gheppi, allocchi, barbagianni, poiane e varie specie di falchi erano stati ristretti in spazi angusti e maleodoranti che gli operatori del Wwf, insieme a carabinieri e guardie regionali zoofile, hanno trovato in stato di denutrizione. Due persone, responsabili dell’associazione che gestiva i centri, sono state denunciate alla Procura di S. Angelo dei Lombardi (Avellino) per maltrattamenti e abbandono di animali, detenzione di animali protetti e di animali imbalsamati senza autorizzazione. In particolare, dei molti esemplari rari imbalsamati, tra cui un’aquila reale, e di molte specie protette di rettili conservati all’interno di barattoli per la maionese immersi nell’alcol, non è stata trovata alcuna registrazione di provenienza.

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