MONTORO – “Fermiamo lo scempio continuo della Solofrana che ci avvelena tutti! Basta inquinamento! Basta Tumori! No alle vasche di San Bartolomeo”. A gridarlo saranno sabato i cittadini di Solofra e Montoro uniti in una manifestazione di protesta senza precedenti per il comprensorio.
Organizzato dal movimento “Laboratorio Montoro”, con inizio alle ore 15.00,dalla frazione San Pietro, un corteo partirà alla volta del municipio di Montoro Superiore e da qui verso quello di Solofra. Semplici cittadini, unitisi intorno al “Laboratorio Montoro”, hanno inteso promuovere questo momento di riflessione per un territorio che risulta sempre più aggedito dall’inquinamento. Un territorio che può essere paragonato, senza tema di smentita, a quello della “Terra dei Fuochi”. Ma se a Caserta, dopo anni di denuncia qualcosa si muove, anche politicamente, l’area dell’alta valle dell’Irno si sente, a ragione, abbandonata da tutti. E a dirlo senza giri di parole è il coordinatore del “Laboratorio Montoro”, Gianni Gaeta. “E’ giunto il momento che la popolazione si renda protagonista del suo futuro. In questi anni si sono solo viste passerelle e ascoltate chiacchiere a vuoto. L’emergenza ambientale nel nostro territorio è misurabile facilmente; ormai qui quasi più nessuno muore per morte naturale. Intere famiglie vengono decimate dalle patologie tumorali. I medici ci hanno segnalato che è diminuita anche la soglia di età di chi è colpito dal tumore. Un dato allarmante che deve spingere chi è preposto a questo, a porre in essere interventi mirati alla salvaguardia della salute pubblica. Ci sono responsabilità ad ogni livello. Chiediamo l’istituzione immediata di un registro pubblico dei malati di patologie tumorali; uno screenig su larga scala che coinvolga tutta la popolazione. E più di tutto chiediamo sia posto in essere un intervento che consenta la bonifica della Solofrana, mai fatto. Un torrente che a Montoro Superiore si inflitra nelle falde acquifere, cosa di cui abbiamo le prove raccolte in questi anni, e di cui nessuno vuole prendere atto. Si spendono 250 milioni di euro per le vasce e non un euro, dicasi uno, per bonificare la Solofrana. Il paradosso è che, ove mai esonderà il torrente, tutti saremo salvi ma nel frattempo, però, ci fanno morire di tumori. Tutto questo vogliamo dire alle nostre istituzioni. Ci fa piacere che alla manifestazione oltre ai singoli cittadini hanno aderito le parrocchie di Caliano, Sant’Eustacchio, San Pietro, Aterrana e Torchiati, nonché i sindacati del settore conciario, le associazioni degli industriali con i presidenti Angelo Sari e Michele De Maio e diverse associazioni di Solofra. Questo a dimostrazione che non è una manifestazione contro Solofra e le sue industrie ma solo una manifestazione contro quei pochi criminali che sversando illecitamente nella Solofrana macchiano indelebilmente l’immagine di un distretto industriale che fa grossi sacrifici per mantenere l’occupazione in un momento di crisi profonda rispettando le leggi”. L’appuntamento è, quindi, per sabato alla frazione San Pietro, scelta non a caso visto che la Solofrana passa a pochi metri dall’abitato. Fin dalla mattina ci sarà un gazebo per le adesioni alla manifestazione e dare informazioni ai cittadini sull’inquinamento del torrente. A Solofra, a chiusura del corteo, sarà richiesto pubblicamente alle istituzioni del comprensorio l’attivazione di un tavolo di concertazione per assumere finalmente le necessarie azioni volte a salvaguardare la salute pubblica dei cittadini del comprensorio.