SAN GIORGIO DEL SANNIO – I Carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio (BN), nel corso degli incrementati servizi notturni, organizzati dal Comando Provinciale Carabinieri di Benevento e tesi a prevenire ed a reprimere i furti notturni di rame nell’ambito della giurisdizione, durante la trascorsa nottata, hanno tratto in arresto per furto di rame Franzese Antonio, nullafacente, 52enne del luogo, già noto alle FF.PP.

 

Anche qui è stata decisiva la telefonata al numero di Pronto Intervento dei Carabinieri “112” di un cittadino beneventano che, accortosi del movimento sospetto di una  autovettura, ha ben pensato di allertare i Carabinieri che, con prontezza, sono piombati in contrada Cellarulo, nei pressi della Stazione ferroviaria “Appia” con due Gazzelle.

 

Qui giunti, alle ore 00,30 circa,  i Carabinieri hanno intercettato l’autovettura segnalata ed un uomo intento a caricare nel bagagliaio n. 2 involucri di consistenti dimensioni e pertanto sono rapidamente intervenuti catturando il ladro di “oro rosso” ed impedendogli – di fatto –  ogni possibilità di fuga.

A seguito delle attività ispettive i Carabinieri rinvenivano nel bagagliaio dell’autovettura n. 2 grandi rotoli di cavo elettrico in rame per una lunghezza complessiva di circa m. 250 e per un peso totale di approssimativi Kg. 200, asserventi parte della rete elettrica dell’illuminazione pubblica di quella zona ed asportati dalle apposite  canaline interrate.

Inoltre a seguito di perquisizione personale e veicolare il Franzese veniva trovato anche in possesso di n. 2 cacciaviti, n. 2 tronchesi, n. 1 taglierino e n. 1 tenaglia usati per il tranciamento e l’asportazione dei cavi.

Condotto in Caserma, il Franzese veniva tratto in arresto su disposizione del P.M. di turno Dr.ssa Maria Aversano e successivamente tradotto in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione. Le attrezzature rinvenute, invece, sono state sottoposte a sequestro.

L’operazione portata a termine dai Carabinieri questa notte da una risposta concreta a tutte quelle società elettriche, ferroviarie e private che subiscono questo tipo di furto a causa dell’alta appetibilità del rame che trova una non indifferente quotazione economica da parte dei ricettatori. Ed è anche per contrastare il dilagante fenomeno che vengono organizzati parecchi servizi di controllo del territorio. Controlli in seguito ai quali, come in quest’ultimo caso, si riesce a cogliere in flagranza di reato i trafficanti di “oro rosso”.

 

 

 

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