Anche stavolta non sono bastati i divieti e le raccomandazioni contro l’utilizzo dei botti di Capodanno. I dati del Viminale restano allarmanti: nessuna vittima, ma 180 feriti (di cui 48 ricoverati) dei quali 11 gravi è il bilancio della prima notte del 2023, contenuto nel report del dipartimento della pubblica sicurezza. L’anno scorso si registrarono zero vittime e 124 feriti (31 ricoverati), dei quali 14 gravi. In “significativo aumento” il dato dei minori feriti: 50 a fronte dei 20 dell’anno scorso. “Questo fine anno – informa il report del dipartimento della pubblica sicurezza – si sono registrati 11 ferimenti da colpi d’arma da fuoco, in lieve aumento rispetto ai 10 del 2022”. In relazione alla gravità delle lesioni riportate, “si registra un aumento nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni (169 a confronto dei 110 dello scorso anno). Per quanto riguarda invece i feriti gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, si registra una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (11 a fronte dei 14 del 2022)”. Sono 16 le persone ferite solo tra Napoli e provincia: di queste cinque sono minori. Un dato in aumento rispetto allo scorso anno quando furono otto. La maggior parte dei feriti, 12, è concentrata nella città di Napoli: di questi tre sono minorenni. In provincia sono tre le persone colpite dai botti e di queste due sono minori. A Taranto a un bambino di 10 anni è stata amputata una mano a causa delle ferite riportate per lo scoppio di un petardo. Mentre è grave un uomo di Ruffano (Lecce), 80 anni compiuti proprio ieri: è stato ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce in codice rosso per emorragia a causa dello scoppio di un petardo vicino alla testa. E’ in prognosi riservata. Un sedicenne di Caivano sarebbe stato ferito – secondo una prima ricostruzione dei carabinieri – da un colpo d’arma da fuoco al volto mentre festeggiava con i familiari sul balcone. Il giovane è stato comunque già dimesso dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. E un ventiduenne di San Tammaro (Caserta) ha perso due dita della mano e ha riportato una lesione all’occhio destro. Non è in pericolo di vita. C’è poi chi ha perso un dito della mano per aver raccolto un botto in strada. Un ragazzino, sempre a Napoli, era a bordo di un’auto quando lo scoppio di un grosso petardo sotto il veicolo ha fatto esplodere l’airbag che lo ha colpito in pieno volto: è stato ricoverato per un grave trauma oculare. A Vercelli, dopo la mezzanotte, una donna di 34 anni si è gravemente ferita ad una mano a causa dello scoppio di un petardo: perderà il dito di una mano, ed ha riportato anche altre lesioni. A Milano, in piazza Duomo, un 21enne per un petardo rischia di perdere le falangi di una mano; a Cinisello Balsamo un 46enne è stato portato all’ospedale con lesioni a occhio, viso e mani. A Milano – teatro un anno fa di gravi violenze e abusi – cinque persone sono state denunciate a vario titolo (furto o possesso di armi). Nel Reggiano, a Cerreto Laghi, i carabinieri hanno fermato un 20enne che in tasca aveva una ‘bomba’ artigianale da oltre un etto. È scattato il sequestro e la denuncia per detenzione illecita dell’esplosivo. Mentre alcune persone hanno esploso petardi tra la folla che festeggiava in piazza e sono state danneggiate auto in sosta. E sempre a Cerreto i militari hanno disperso una una dozzina di giovani coinvolti in una rissa: uno di loro (un 20enne carrarese) ha riportato una piccola ferita da taglio alla nuca causata da una bottigliata. A Reggio Emilia, invece, ha avuto bisogno del pronto soccorso un 44enne ferito al polpaccio dallo scoppio di un petardo. E poi c’è il bilancio degli interventi dei Vigili del fuoco: sono stati 646, in leggero aumento (+15,7%) rispetto ai 558 dello scorso anno. Molti interventi hanno riguardato roghi di cassonetti e di auto parcheggiate in strada. Il numero maggiore di interventi (96) in Emilia Romagna. A seguire, Puglia 75, Veneto e Trentino Alto Adige 71, Campania 57, Lazio 52, Piemonte 50, Lombardia 47, Liguria 45, Toscana 45, Sicilia 31, Sardegna 26, Friuli Venezia Giulia 16, Marche 13, Molise 7, Abruzzo 6, Umbria 5, Calabria 4. Nessun intervento in Basilicata. Ben 59 auto sono state distrutte o danneggiate dalle fiamme dopo i petardi esplosi dalla mezzanotte alle 5 del mattino in varie zone della Capitale. A fuoco anche due cassonetti e un monopattino.

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