Stamattina, giovedì 25 luglio, la Direzione Investigativa Antimafia, la Divisione Anticrimine della Questura di Caserta e la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta hanno eseguito un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di un imprenditore casertano operante nei settori del cemento e della ristorazione. Questo imprenditore, considerato vicino al clan Belforte e già condannato in via definitiva per aver organizzato un sistema strutturato di riscossione del pizzo, ha subito la confisca di beni per un valore complessivo stimato in circa 30 milioni di euro. Nel dettaglio, sono stati confiscati 2 interi complessi aziendali e quote di altre società, 62 beni immobili situati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno e Parma (includendo 13 terreni, 14 abitazioni, 2 opifici industriali, 32 garage/magazzini e 1 multiproprietà sulla costiera amalfitana), 47 rapporti finanziari e 18 beni mobili registrati (2 autovetture e 16 mezzi industriali). Grazie all’amministrazione giudiziaria, questo patrimonio tornerà alla collettività: il Tribunale ha infatti istituito un tavolo tecnico per definire le linee guida per la gestione dei beni confiscati.

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