Continuano le poteste dei residenti di via Piave a Carinaro per le problematiche, in ordine di sicurezza e traffico, riscontrate in seguito al ripristino del doppio senso da parte dell’amministrazione Affinito. La strada è al confine con Teverola. Per questo motivo stamattina nella casa comunale del paese confinante si è svolto un incontro con i cittadini arrabbiati e preoccupati. Presenti i 2 sindaci, Nicola Affinito e Tommaso Barbato, e i 2 vicesindaci, Mario Moretti (delegato alla viabilità a Carinaro) e Crescenzo Salve (promotore dell’incontro). Affinito non ha escluso di poter ripristinare il senso unico e ha annunciato la stipula di una convenzione con l’Università Vanvitelli per redigere un nuovo piano della viabilità.

Il gruppo d’opposizione Carinaro nel Cuore ha commentato la risposta inviata dall’amministrazione ad un interrogazione proprio sull’increscioso caso di via Piave che ha assunto risvolti preoccupanti. Pochi giorni fa infatti è avvenuto un grave incidente: un camion ha danneggiato il balcone di un’abitazione. “In ordine alla risposta fornita all’interrogazione avente ad oggetto il ripristino del doppio senso di via Piave, potremmo esordire, parafrasandovi, che uno dei più grossi inconvenienti per il nostro comune è avere un’amministrazione come la vostra!! Voi che siete professionisti impegnati, appagati e soddisfatti (ma de che?!) e che vi confrontate tutti i giorni con il traffico delle grandi metropoli (Roma o Napoli) come potete paragonare dette situazioni a quella di Carinaro? Evidentemente se traffico c’è su via Piave è perché l’avete creato voi con le vostre scelte dettate da un “pactum sceleris”, ossia da un patto scellerato fondato sul voto di scambio con alcuni famigerati cittadini di via Mameli che, ormai, partecipano anche ai tavoli istituzionali tirando per la giacchetta sindaco ed assessori. In realtà da un’amministrazione che in sei mesi è costata ai Carinaresi circa 40mila euro, ci aspettavamo migliore risposta. Se non dal punto di vista politico, quantomeno della sintassi! Ma veniamo al merito: sorvolando sul fatto che le nostre strade non sono state concepite per le automobili e rimandiamo ad altra occasione il dibattito sulle relative responsabilità (il sindaco da oltre 40 anni), vorremmo chiedere: “dal 2014 (anno d’istituzione del senso unico di via Piave) al settembre 2019 (mese in cui è stato ripristinato il doppio senso di marcia) quanti sono stati gli incidenti su via Mameli? E quanti sono stati gli incidenti registrati nell’intero territorio comunale? “ Non ci sembra, infatti, che le caratteristiche di via Mameli, per conformazione urbanistica, siano molto dissimili da quelle di via Piave o in generale dalle altre strade di Carinaro. E allora, ancora una volta chiediamo: “in base a quale assunto via Piave potrebbe sostenere il doppio senso di circolazione al fine di alleggerire il traffico su via Mameli? “ Quando, addirittura pochi giorni fa, si è verificato sulla stessa strada un grave incidente che solo il caso ha voluto che non avesse tragiche conseguenze. Tutto ciò ci conferma, dunque, sempre di più la convinzione che non ci sia alcuna valutazione urbanistica ma solo ed unicamente una maggiore accondiscendenza alle lamentele dei cittadini di via Mameli. Infine, vorremmo conoscere con certezza i tempi per l’apertura al traffico di via Carmignola visto che dal locale ufficio PM viene raccontato ai cittadini di via Piave, per rabbonirli, che entro due mesi tale progetto sarà realizzato. Ringraziamo il vicesindaco Mario Moretti per la risposta, Mr. preferenza, ma da chi dichiara di agire per spirito di servizio e, soprattutto, rappresenta per consensi ricevuti circa il 10% dell’elettorato Carinarese ci saremmo aspettati una relazione più onnicomprensiva dei bisogni di tutta la cittadinanza e non tesa soltanto ad arroccarsi nella difesa di un provvedimento preso soltanto nell’interesse di pochi elettori”.

Valentina Piermalese

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