Una marea di rifiuti in strada a Sant’Arpino. Le foto sono lapalissiane e non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Ad ogni angolo di strada imperversano degrado e totale stato di abbandono. Purtroppo altro invece c’è da aggiungere. Lo scorso 24 ottobre i carabinieri del Noe hanno sequestrato l’isola ecologica per alcune anomalie amministrative. Qualche giorno prima il sindaco Dell’Aversana aveva chiuso il centro perché era saturo e andava ripulito. Ad ogni modo all’area vengono messi i sigilli e poco dopo viene notificato il verbale di convalida: indagati il primo cittadino e Luigi Barbato, rappresentante legale della ditta Barbato Holding che si occupa sia della gestione del centro che della raccolta dei rifiuti sul territorio comunale. Sono anche stati prescritti dei lavori di adeguamento per riaprire la struttura in questione. Tra le motivazioni del provvedimento inoltre anche la mancanza delle autorizzazioni per tenere aperto l’ecocentro. Il sindaco non avrebbe potuto aprire l’isola ecologica e la ditta non ci avrebbe potuto lavorare. Chissà cosa ne pensa in merito Caterina Tizzano, vicesindaco con delega all’ambiente. Non finisce qui. Lo stato in cui versa la città non dipende esclusivamente da questo. Ogni genere di rifiuto dimora in strada perché gli operatori della ditta sono in sciopero ed hanno proclamato lo stato di agitazione. Alla base della protesta dei dipendenti la mancata erogazione dello stipendio di ottobre. Decurtazioni alle paghe dei dipendenti sembrerebbero immotivate da parte dell’azienda dato che il Comune versa le spettanze regolarmente ogni mese. La causa del mancato pagamento sarebbe un pignoramento subito da terzi, cosa che non c’entra nulla con il comune di Sant’Arpino. E dulcis in fundo c’è da addizionare che dopo un anno e mezzo che la Barbato Holding ha vinto l’appalto non è mai stato firmato alcun contratto. Addirittura dopo la determina di aggiudicazione definitiva del gennaio scorso non è stato ancora completato l’iter documentale. La ditta opera ad oggi senza alcuna firma messa nera su bianco. E a pagare le conseguenze di tutto questo marasma sono come sempre i cittadini. Ad ogni modo, da domani la situazione dovrebbe tornare man mano alla normalità poiché stamattina al Comune si è tenuto un incontro con la Barbato Holding per cercare delle soluzioni. Quest’ultima si è impegnata a risolvere il problema degli stipendi arretrati entro il prossimo 16 dicembre. Con questa promessa i lavoratori hanno dato disponibilità a ritirare lo stato di agitazione e tornare a lavorare. Per domani mattina è stato garantito il ritiro di carta, cartoni e vetro. Poi sarà la volta dell’indifferenzioato: venerdì. E sabato sarà ritirato l’umido e il multimateriale. Per il momento la situazione sembra essere tornata ad un clima di distensione ma di sicuro la questione rifiuti a Sant’Arpino non è ancora chiusa.
Valentina Piermalese
LA DETERMINA