Condizioni impossibili per effettuare regolari lezioni. È la situazione della scuola dell’infanzia a Parete trasferita dall’inizio dell’anno scolastico alla struttura dell’ex convento delle suore nere. La struttura, che sarà acquisita dal Comune, ospita la popolazione scolastica della materna da settembre perché il plesso di via Brodolini è ancora interessato da lavori di ristrutturazione. Va premesso che i lavori si protraggono ormai da tempo e sarebbe stato opportuno effettuarli durante l’estate in modo che i bambini potessero rientrare in classe in maniera regolare a settembre. Ma oltre al fatto che siamo alla fine di novembre e non si parla di conclusione dei lavori c’è da aggiungere che gli alunni e le maestre passano le loro giornate nell’impossibilità di svolgere le lezioni in maniera normale. Le classi infatti sono state ricavate con dei divisori, ossia dei pannelli che non sono né fonoassorbenti né alti fino al soffitto. Ne consegue che tutti sono in una bolgia di rumori e schiamazzi. Certo. Perché si parla di bambini. Bambini che giocano, che piangono, che cantano canzoncine e imparano filastrocche. E per quanto le loro maestre siano bravissime e cerchino di fare lezione in queste condizioni, tale proposito rimane davvero difficile da realizzare. Non essendoci divisione effettiva tra le classi è come se i bambini stessero tutti insieme. I rumori di una classe si ripercuotono nell’altra e si crea una gran caciara. Questo accadrebbe anche se ci fossero le mummie a scuola. Era ovvio dal primo momento che questi disagi sarebbero stati insormontabili. E per questo i genitori si sono lamentati già ad inizio anno scolastico richiedendo gli opportuni provvedimenti. Ma da parte dell’amministrazione Pellegrino non è arrivato un bel niente. Siamo quasi alle porte delle vacanze natalizie e i bambini svolgono le lezioni nel caos da 3 mesi. Ciò ha avuto ripercussioni negative sulla didattica e sul comportamento dei bambini. Questo si evince anche da alcuni commenti su Facebook. I lavori non sono finiti e il plesso di via Brodolini non è accessibile, ma almeno nella contingenza bisognerebbe offrire il minimo indispensabile affinché bambini e personale scolastico possano davvero usufruire di classi che siano funzionali.
Valentina Piermalese