Si è rivelata interlocutoria la tanto attesa udienza per il controesame di Sergio Orsi nell’ambito del processo sulla “Gmc” in corso presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Stamattina l’imprenditore, ideatore della società multiservizi con il fratello Michele, ucciso nel 2008 dall’ala stragista dei Casalesi capeggiata da Giuseppe Setola, doveva essere sottoposto controinterrogatorio degli avvocati difensori degli imputati Angelo Brancaccio e Andrea Lettieri, ex sindaci rispettivamente di Orta di Atella e Gricignano. L’udienza, fissata alle 11.00, è iniziata con enorme ritardo perché erano in corso altri importanti processi, tra cui quello sui carburanti che vede coinvolto, tra gli altri l’ex sottosegretario Nicola Cosentino. Ed è stata interrotta poco dopo perché Orsi (già condannato a 2 anni e 8 mesi con rito abbreviato) ascoltato come teste, non si è sentito bene per cui il presidente del collegio giudicante ha deciso, anche perché si era fatto orami troppo tardi, di far proseguire l’udienza ad oltranza venerdì prossimo 17 giugno. Dopo una lunga introduzione di Raffale Costanzo, uno dei difensori di Lettieri, l’imprenditore ha risposto a un paio di domande ma ha subito manifestato un malessere fisico dovuto anche al caldo. Tutto rinviato al 17 giugno, dunque. Lo scorso 19 aprile, durante l’esame del pm D’Alessio, Orsi ha rivelato, tra l’altro, di aver di aver consegnato una tangente a un assessore di Orta di Atella. “Nel 2005-2006 – ha dichiarato l’imprenditore – ho dato 5mila o 10mila euro ad un assessore che stava sempre con Brancaccio. La consegna dei soldi avvenne davanti al bar “Dom Perignon” di Gricignano, alla presenza dello stesso Brancaccio”. Orsi ha detto di non ricordare il nome dell’assessore (lo farà nella prossima udienza?), ma ha ribadito che si trattava di un amministratore legatissimo all’allora sindaco di Orta. Un uomo di fiducia che era stato presente a molti incontri tra lui e Brancaccio. A proposito di Brancaccio. Stamattina è circolata la voce del suo rientro a casa dopo la concessione dei domiciliari (adesso è ai domiciliari fuori regione). L’ex primo cittadino sarebbe stato avvistato nella sua abitazione. Una voce assolutamente infondata e frutto di una fervida immaginazione, circolata anche su Fb. Infatti com’è già avvenuto in passato si è trattato di un’allucinazione, forse dovuta al caldo, di chi, e sono in tanti, vede l’ombra di Brancaccio in cielo, in terra e in ogni luogo.
Mario De Michele