SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al termine di una causa durata quattro anni, ha dato ragione a un pensionato di 70 anni, R.G., che ha ottenuto la restituzione di 40mila euro, i risparmi di una vita, investiti dalla sua banca in una polizza contenente titoli tossici della Lehman Brothers. Il giudice unico della sezione civile, ha condannato l’istituto di credito al quale l’anziano si era rivolto anche a pagare gli interessi e le spese processuali. “Al nostro cliente – dicono gli avvocati Carmen Posillipo e Vincenzo Della Morte – era stato detto che l’acquisto riguardava prodotti finanziari a basso rischio con la garanzia minima della restituzione del capitale iniziale”.
L’investimento fu deciso in attesa del matrimonio del figlio, al quale intendeva dare una mano con i suoi risparmi. Nella polizza acquistata dall’anziano nel 2007 figuravano dei titoli tossici e, con il fallimento della società finanziaria, il suo valore si azzerò. Quando, alla data di scadenza, nel 2009, il pensionato si è recato in banca per riscuotere capitale e interessi gli è stato riferito che il suo investimento non valeva più neppure un euro e che i suoi soldi erano andati persi. I legali del pensionato hanno chiesto, e ottenuto, la nullità del contratto. “Il vero oltraggio subìto dal consumatore è che l’istituto di credito – conclude l’avvocato Posillipo – ha anche formulato appello con una pretestuosa motivazione e tenendo conto che, così facendo, sottoporrà ad ulteriore stress il pensionato che ora teme, di nuovo, di perdere i suoi risparmi”. Con una sentenza simile si è pronunciato, lo scorse mese di gennaio, il tribunale di Messina. Anche in quell’occasione il risparmiatore è riuscito a riavere i 5mila euro investiti in una polizza assicurativa con garanzia della Lehman Brothers. Il cliente fu indotto ad acquistare uno strumento finanziario ben più rischioso dei comuni Bot, perdendo in questo modo l’intero capitale investito.