“In questo momento, il governo sta lavorando ad un decreto per prorogare di un anno la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il 31 marzo. E’ inaccettabile”. E’ quanto afferma il senatore Pd, Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare sul Servizio Sanitario Nazionale, a margine della presentazione a Roma. del libro di Adriana Pannitteri ‘La pazzia dimenticata’.

Un allarme che desta preoccupazione anche a Napoli e ad Aversa, dove ci sono due dei sei ospedali psichiatrici d’Italia. Una decisione, che qualora fosse adottata, scatenerebbe la ferma reazioni delle associazioni, in primis Antigone, in prima linea per la chiusura di strutture disumane e vergognose. “Mentre noi siamo qui a parlarne – afferma Marino – ci sono donne e uomini all’interno di queste strutture definite dal Consiglio d’Europa ‘luoghi di tortura’ che vivono una situazione in cui le lenzuola vengono cambiate una volta al mese, nei corridoi c’é puzza di orine e feci e vetri rotti da cui entra la pioggia”.

La legge in cui è contenuta la misura che sancisce la chiusura degli Opg (9/2012) prevede un finanziamento di 55 milioni di euro per anno, a partire dal 2013. Il presidente della Commissione parlamentare ha già proposto al governo Monti l’istituzione di una “commissario nazionale” con pieni poteri che possa gestire il percorso di chiusura e le risorse: “la prima volta ci ha risposto che era troppo presto, ora non vorrei che ci dicesse che è troppo tardi ma continuerò ad insistere”. Lo stato dell’arte, nelle Regioni, per la creazione di strutture alternative agli Opg, per le quali sono state stanziate risorse per un totale di circa 180 milioni ed “é zero – avverte Marino – . Qui c’é un atto di responsabilità grave dei presidenti delle Regioni e dello Stato. A fronte di una legge dello Stato, di persone che soffrono e di un finanziamento esistente, dico che qualcuno deve prendersi delle responsabilità”.

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