Sono ventidue i cani ospitati presso il rifugio sanitario di via Casa Del Bene, all’interno di box idonei, puliti e disinfettati, dove non vi è traccia alcuna di carcasse di animali, né di parti anatomiche di questi ultimi, né tantomeno di sangue. C’è solo da sostituire un frigo che il Comune ha già acquistato nelle scorse settimane, e che sarà consegnato in questi giorni. La maggior parte dei randagi è già stata sterilizzata e munita di microchip, mentre per la restante le operazioni sono in corso. Ad accertare tale situazione – si legge in una nota dell’amministrazione -, i Nas di Caserta che, in seguito alle segnalazioni dei giorni scorsi, hanno effettuato un approfondito sopralluogo presso la struttura di via Casa del Bene, accompagnati dal funzionario Asl addetto al servizio, dott. Mario Dello Stritto. L’esito dell’ispezione è contenuto in un verbale dei carabinieri, consegnato al responsabile Asl e da questi trasmesso anche al sindaco Antonio De Angelis, che già nella giornata del 19 agosto aveva chiesto di essere relazionato sullo stato del rifugio, a seguito delle segnalazioni effettuate da un gruppo di volontari.
Sono ventidue i cani ospitati presso il rifugio sanitario di via Casa Del Bene, all’interno di box idonei, puliti e disinfettati, dove non vi è traccia alcuna di carcasse di animali, né di parti anatomiche di questi ultimi, né tantomeno di sangue. C’è solo da sostituire un frigo che il Comune ha già acquistato nelle scorse settimane, e che sarà consegnato in questi giorni. La maggior parte dei randagi è già stata sterilizzata e munita di microchip, mentre per la restante le operazioni sono in corso. Ad accertare tale situazione – si legge in una nota dell’amministrazione -, i Nas di Caserta che, in seguito alle segnalazioni dei giorni scorsi, hanno effettuato un approfondito sopralluogo presso la struttura di via Casa del Bene, accompagnati dal funzionario Asl addetto al servizio, dott. Mario Dello Stritto. L’esito dell’ispezione è contenuto in un verbale dei carabinieri, consegnato al responsabile Asl e da questi trasmesso anche al sindaco Antonio De Angelis, che già nella giornata del 19 agosto aveva chiesto di essere relazionato sullo stato del rifugio, a seguito delle segnalazioni effettuate da un gruppo di volontari.
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