Piedimonte matese- Una situazione d’emergenza, al limite del sostenibile quella che ha portato alla “riunificazione” logistica e  burocratica dell’Isiss che  raccoglie l’industriale Caso e l’Agrario “Coppola” dopo la accertata inagibilità dell’intero stabile antico e  tutelato della struttura agraristica ( una parte già era traballante tanto da rendere  necessario supporti esterni).

“In primis  mi  voglio complimentare con il personale che sta sopportando con estrema dignità questa situazione” dichiara il dirigente scolastico Nicolino Lombardi.  Notevole è la forza  d’animo che sta reggendo gli sforzi  organizzativi in attesa  che  venga attrezzata la struttura  già individuata, quella di S.Giuseppe  di proprietà della parrocchia di S. Maria Maggiore per cui occorre effettuare lavori di  adeguamento e  stipulare il contratto di affitto degli spazi  non lontani dalla sede storica del “Coppola”.

Trasferire e far “alloggiare” dieci classi( la soluzione è stata quella di utilizzare i laboratori fruibili trasformati in classi),  una decina di collaboratori amministrativi provenienti dall’Agrario   non è stato  facile specie se la struttura ospitante già era in affanno per una serie di annosi problemi e disagi( infiltrazioni d’acqua, laboratori due dei quali  l’otto ed il nove  chiusi perché la guaina protettiva del tetto  non è stata ristabilita )  non risolti dall’amministrazione provinciale  competente  nella materia degli istituti superiori( oggi alcuni operai di “terra di lavoro” hanno effettuato lavori per modificare  la rete telefonica . Problemi sotto alcun aspetti aggravati dal sisma: è vero che la struttura  nel suo complesso è agibile  ma i segni della inagibilità si colgono   all’interno ed all’esterno della palestra  che è fruibile solo parzialmente.

La rassegnazione  non è di casa : non solo la casa scolastica  “riunificata”  ha reso ancora più familiari  più le relazioni  interpersonali di studenti frequentanti gli istituti ma in mattina si sono svolte  anche le prove di evacuazione per la  nuova  comunità. Anche questo serve per andare avanti.

Michele Martuscelli

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