CASERTA – “Vidi Sergio Orsi consegnare una busta gialla a Nicola Cosentino, in seguito lui mi disse che c’erano 50 milioni per l’onorevole, ma Sergio Orsi e’ un megalomane, quello che mi ha detto lo metto in discussione”. Cosi’ il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, l’imprenditore dei rifiuti legato al clan dei Casalesi che ha avvelenato l’agro Aversano con la sua discarica di Giugliano in cui entravano “rifiuti dal Nord”, per sua stessa ammissione. Vassallo e’ principale accusatore dell’ex sottosegretario all’Economia del IV Governo Berlusconi, Nicola Cosentino.
Nell’udienza del processo Eco4 che si e’ svolta questa mattina, in cuiCosentino e’ imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, l’ex colletto bianco, video collegato da una localita’ protetta con l’aula di giustizia di Santa Maria Capua Vetere, ha confermato di aver visto Orsi, tra il 2002 e il 2003, che cedeva la tangente all’onorevole Cosentino. Il politico, in cambio, avrebbe dovuto favorire l’impresa Eco4 dei fratelli Michele e Sergio Orsi nella “scalata” al consorzio di bacino Ce4 per la gestione dell’emergenza rifiuti in Campania. Il “patto” stipulato tra il clan e gli Orsi, stando alla versione di Vassallo, sarebbe consistito nel pagamento di una quota del 10% al clan con a capo il boss Francesco Bidognetti attraverso la partecipazione di Vassallo nella Eco 4, sponsorizzata dall’onorevole Cosentino. Per chiarire meglio questo aspetto e’ intervenuto il presidente del collegio giudicante, Gianpaolo Guglielmo, che ha posto alcune domande al pentito: “Ma lei nel periodo in cui ha fornito i mezzi all’impresa degli Orsi, cosa ha percepito in denaro?”. “Nulla, signor presidente. Davo i miei mezzi agli Orsi perche’ a me interessava entrare nel consorzio, a quando il parco Saurino divenne una discarica satura e si dovettero dirottare i rifiuti a Santa Maria La Fossa, Cosentino e Orsi mi dissero che quello era territorio degli Schiavone e che io sarei dovuto uscire dal gruppo. Allora vendetti i mezzi e ne ricavai 160 milioni”.
“Ma allora il 10% ai Bidognetti non venne dato?”, ha domandato ancora Guglielmo. “No”. “Non ricordo quando e non ricordo nemmeno se eravamo per strada o nel suo ufficio, ma Cosentino mi disse che l’Eco4 era cosa sua – ha continuato Vassallo – di certo un incontro con me e l’onorevole avvenne a casa di sua madre che si trova sulla strada che da Casal di Principe porta a Villa Literno. Ogni sabato c’erano almeno 20 persone che lo andavano a trovare nello studio al pian terreno. Quella volta ci andai io con mio fratello, assunto alla GeoEco, la societa’ che gestiva la raccolta dei rifiuti a Orta Di Atella e Gricignano di Aversa. Mio fratello aveva subito un’amputazione ad una gamba in seguito a un incidente stradale. Pregai l’onorevole di non farlo licenziare, lui avrebbe potuto parlare con il direttore Guido Madonna. Cosentino mi disse di non preoccuparmi. Dopo qualche tempo mio fratello ottenne il cambio di funzione: da autista divenne addetto al distributore di gasolio. Nella stessa occasione uscii dall’ufficio ed entrai subito dopo con Sergio Orsi, in quella occasione ci fu la cessione della busta che, ripeto, non so cosa contenesse perche’ io i soldi non li visti”. Vassallo ha spiegato che nei consorzi entravano come dipendenti i parenti degli affiliati, pregiudicati appena usciti da galera e persone segnalate dai politici che avrebbero poi formato il bacino elettorale in occasione delle elezioni. Sulla ricostruzione storica del progetto di voler costruire il termovalorizzatore a Santa Maria La Fossa ad opera degli Orsi, Vassallo ha pronunciato molti “non ricordo”. Ha poi dichiarato: “Nel libro matricole risultavano assunte 30 persone che prendevano regolarmente lo stipendio, in realta’ coloro che lavoravano veramente erano sette o otto – ha raccontato – quando si arrivava alle competizioni elettorali si assumevano piu’ persone, poi le si licenziava pochi mesi dopo”. Vassallo ha anche spiegato che, avendo delle ampie possibilita’ economiche, compro’ molte tessere di Forza Italia a Cesa – suo paese di residenza in cui ha svolto anche la funzione di assessore tra il 2003 e il 2004 – e questo gli garanti’ la nomina del segretario cittadino di Forza Italia, Pino Salpa. “Nel 1994, in occasione delle competizioni elettorali, organizzai un incontro con i candidati di Forza Italia nei miei uffici. I candidati erano l’ex magistrato Pasquale Giuliano, il dottor Paolo Santulli di Aversa e l’avvocato Mario Gatto che non venne eletto. Poi pagai una cena al ristorante di mio fratello con i candidati per Forza Italia”. Nella prossima udienza, prevista per il 6 maggio, verra’ ascoltato il pentito Luigi Guida detto O’Drink, mentre il 20 maggio si concludera’ l’esame di Vassallo e in controesame.