Truffa, falso ideologico, abuso d’ufficio. Trema un gruppo di ex vertici  e di lavoratori del consorzio unico di bacino per le indagini legate ad un’inchiesta, aperta nel 2010, per fare piena luce su una serie di provvedimenti che avrebbero causato seri danni alle casse dell’ente nato sulle ceneri dei vecchi consorzi di bacino.

Sono circa 250 gli avvisi di garanzia in fase di notifica. Atti che riguardano le promozioni distribuite a cavallo del 2009 e del 2010 con un meccanismo collaudato. Il lavoratore apriva una vertenza salvo poi conciliare la propria posizione ottenendo in cambio una qualifica superiore a quella di partenza. Ciò, naturalmente, comportava anche un aumento di retribuzione.

Nei prossimi giorni ci potrebbero essere altri clamorosi sviluppi, legati alle indagini sul nolo degli automezzi e sul servizio di vigilanza privata.

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