CASERTA – Domani 10 Marzo 2013, secondo la volontà dei due commissari liquidatori, Lorenzo Di Domenico e Gaetano Farina Briamonte, cessano le attività del Consorzio Unico di Bacino per le province di Napoli e Caserta. Un provvedimento dettato, a detta dei responsabili dal grave degrado finanziario, in cui versano le casse del Consorzio, lasciate a secco dai tanti comuni, molti dei quali inadempienti da anni.
“Un provvedimento – si legge in unanota – che tuttavia, noi della Fiadel, sindacato firmatario del CCNL di categoria (FederAmbiente)e tra i più rappresentativi in seno al Consorzio, non condividiamo per diversi motivi. In primis, perché lo stesso è stato preso in maniera unilaterale, senza prima intavolare un confronto con le OO.SS. più rappresentative che ci sarà soltanto lunedì (11 Marzo 2013) alle 12.30 presso la sede della Provincia. Inoltre riteniamo che lo stesso provvedimento sia stato preso con una palese violazione dei voleri dello Stato Italiano, che alcuni mesi fa, per Legge, aveva prolungato le attività consortili sino a giugno 2013, nelle more che fosse emanata la Legge Regionale. Va aggiungo che il 18 Marzo 2013 le OO.SS. di categoria, sono state convocate dall’Assessore Regionale, Giovanni Romano, per un incontro proprio in vista del piano regionale sui rifiuti, che tra qualche mese, si spera, verrà portato in Consiglio per esser votato. E i due commissari non hanno voluto attendere neanche i risultati di quell’incontro, dal quale dovrebbe scaturire l’ufficialità del varo degli Ambiti Territoriali per la gestione rifiuti. A questo aggiungiamo che nella missiva, per la serie repetita juvant, non vi è alcun riferimento ai lavoratori. Cosa accadrà infatti da domani? Gli stessi lavoratori, da mesi senza stipendio,per questo provvedimento preso da Di Domenico e Farina Briamonte riceveranno l’ennesimo avviso di garanzia per interruzione di pubblico servizio, oppure la Guardia di Finanza li denuncerà per assenteismo, cosa già accaduta nei mesi scorsi, quando i dipendenti del Consorzio rivendicavano il loro diritto, non a una, badate bene, ma a sei mensilità arretrate? Inoltre va detto che sia il Consorzio sia le Province sono fortemente inadempienti per non aver mai applicato una legge dello Stato Italiano, la n.26 del Febbraio 2010. E nel frattempo la Politica casertana cosa ha fatto dal 2010 ad oggi per evitare questa catastrofe sociale? Niente in maniera bipartisan se ne sono fregati tutti, Istituzioni comprese. Del resto anche oggi pare che il problema più importante per la politica casertana, sia un posto in più o in meno in seno alla giunta provinciale a seguito dei risultati delle politiche, mentre se centinaia di famiglie finiscono per strada questo ai nostri politici, e lo affermiamo per tutti i partiti e movimenti presenti in Parlamento, non frega niente a nessuno.