Ore decisive per il delitto di Romina del Gaudio. Interrogati in Procura a Santa Maria Capua Vetere alcuni parenti della giovane di 19 anni, promoter della Wind, residente ai Camaldoli a Napoli, il cui fu trovato senza vita nel bosco della reale tenuta di Carditello a San Tammaro nel luglio di 15 anni fa. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, dopo riapertura del caso lo scorso aprile, e dopo che il pubblico ministero Geradina Cozzolino ha iscritto i primi tre nomi nel registro degli indagati sulla scorta di prove investigative, una lettera anonima e il Dna ritrovato su un indumento della ragazza, portate alla sua attenzione dall’avvocato di parte civile, Francesco Stefani, ingaggiato un anno fa dalla famiglia, ora sembra che sia vicina ad una svolta. Infatti, nonostante sia agosto, alcuni familiari della giovane sono stati convocati dalla polizia giudiziaria perché ascoltati sulle frequentazioni della 19enne.
I carabinieri della Procura inoltre stanno cercando da qualche settimana il padre della ragazza che si è reso irreperibile. Gennaro Del Gaudio, 70 anni, secondo le ultime indiscrezioni vive in Germania. All’epoca fu interrogato dai militari, quando arrivò per il funerale della figlia. «Parlava un dialetto napoletano molto stretto, era ben vestito, capelli tinti, indossava persino una collanina di perle. E cosa importante che il padre di Romina nonostante lavorasse in Germania, l’uomo ammise di conoscere parecchi personaggi legati al clan dei Casalesi ed era ad Aversa, proprio nei giorni quando fu ammazzata la figlia», ecco quello che dissero gli investigatori su di lui.