Dal 24 giugno gli avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere si asterranno dalle udienze nelle forme previste dal codice di autoregolamentazione. A deciderlo è stata l’assemblea della Camera penale locale

presieduta da Alessandro Diana, segretario Raffaele Griffo. Sono, quindi, saltati tutti i processi previsti. Tre i motivi che hanno portato alla decisione di astenersi dalle udienze penali. Anzitutto l’insostenibilità della situazione lavorativa causata dal mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione all’interno del palazzo di giustizia, e le condizioni dei detenuti ristretti presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere in estate. A causa del razionamento della fornitura dell’acqua, infatti, i detenuti dopo le 13 non hanno più acqua nelle celle. Gli avvocati, inoltre, hanno richiesto di formare una commissione per verificare le condizioni in cui sono rinchiusi i detenuti nell’Opg di Aversa, struttura in cui sono stati registrati sei suicidi nei primi mesi del 2011. Il terzo motivo riguarda la mancata attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra il presidente del tribunale, dal procuratore e dal presidente della Camera penale per la gestione delle udienze penali monocratiche e collegiali. Protocollo che fissa l’orario d’inizio e di fine udienza, l’applicazione della cosiddetta ‘udienza filtro’ affinché la pubblica accusa eviti di citare i testimoni alla prima udienza, il rispetto delle prenotazioni dei difensori e la fissazione di un numero idoneo di processi da trattare nella singola udienza. “Sono problemi già sollevati in passato – spiega il presidente della camera penale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro Diana, cugino del sacerdote Don Giuseppe Diana ucciso dalla camorra a Casal di Principe nel 1994 – la condizione in cui vivono detenuti a Santa Maria Capua Vetere è disumana. Chiediamo che venga istituita una commissione formata da magistrati e avvocati che verifichi lo stato dei detenuti rinchiusi nell’ospedale psichiatrico di Aversa”. La protesta degli avvocati si eè acuita dopo la verifica del mancato funzionamento dell’aria condizionata in tribunale. “L’impianto non e’ ancora funzionante dopo le segnalazioni partite proprio dalla Camera penale l’anno scorso” aggiunge l’avvocato Raffaele Costanzo, che ha stilato il documento in cui si trasmette l’astensione. Per venerdi’ prossimo, inoltre, fissata una conferenza stampa.

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