Esplode anche in provincia di Caserta la protesta dei lavoratori lsu della scuola. Occupati sette istituti. Ad Aversa il liceo Fermi, l’Isis Andreozzi e il Comprensivo Cimarosa, a Maddaloni il comprensivo Maddaloni 2 e il Moro, a Parete la scuola Basile e a Capodrise il Gaglione. I lavoratori socialmente utili sono in sciopero perché rischiano di perdere il lavoro a causa del mancato rinnovo delle convenzioni tra le cooperative e il ministero dell’Istruzione.
Nel napoletano intanto sono oltre 70 le scuole occupate dagli ex Lsu, impiegati negli istituti con diverse mansioni.. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Campania Diego Bouché è chiaro: “Ora basta, devono liberare le scuole. Non può proseguire oltre questa protesta, che provoca una violazione della legge e dell’obbligo scolastico”. La vertenza degli ex Lsu coinvolge 2600 lavoratori tra Napoli e la provincia. Già ieri migliaia di bambini e ragazzi hanno trovato le porte delle scuole chiuse e anche oggi la situazione è critica. Secondo il monitoraggio effettuato in mattinata dall’Ufficio Scolastico Regionale della Campania (Usr) sarebbero oltre 70 le scuole ancora occupate con un notevole disagio per alunni e famiglie. “La situazione – spiega Bouché – non è cambiata rispetto a ieri, anzi oggi ci sono altri istituti occupati sopratutto nella provincia. Il problema è serio anche perché stanno occupando le scuole del I ciclo limitando il diritto allo studio dei bambini. Il problema è sociale – aggiunge – lo comprendiamo, ma adesso è stato posto a conoscenza di tutti. Ora deve lavorare il Governo per trovare una soluzione, e loro devono liberare le scuole”.