MARCIANISE – Il controllo del traffico di stupefacenti nei comuni della cintura casertana è stato alla base di una serie di omicidi comandati dagli esponenti del clan Belforte di Marcianise. A fornire nuovi importanti dettagli è stato il collaboratore di giustizia Bruno Buttone che nel corso degli interrogatori ha permesso di acquisire elementi importanti sugli omicidi di Angelo Merola e Raffaele Salvelli.
Secondo Buttone i due sono stati uccisi da Daniele Rivetti e Antonio Bruno. Entrambi furono puniti per aver commesso degli affronti al clan. Merola,, infatti, fu ucciso per aver fatto uso di droga destinata allo spaccio e Salvelli per aver cercato di acquistare la sostanza stupefacente da altre organizzazioni criminali e non dai Belforte.