SAN TAMMARO – Continuano le proteste dei dipendenti del Consorzio Unico di Bacino. Dopo i due operatori sul cornicione del King House, palazzo dove ha sede lo stesso Consorzio, alcuni operatori ecologici, guidati dai rappresentante della Fiadel Elpidio Martucci, da ieri hanno iniziato a presidiare la discarica di Maruzzella due, dove conferiscono i propri rifiuti la totalità (vista anche la concomitanza della chiusura per manutenzione dello S.T.I.R. di Santa Maria Capua Vetere) dei comuni della provincia di Caserta ed anche alcune quote del capoluogo partenopeo. Così stamane sono subito giunti sul posto decine di esponenti di forze dell’Ordine, che subito hanno fatto prova di forza, pur conoscendo la disperazione che muove chi protesta.
“Quando ho visto le forze dell’ordine -dichiara Martucci- ho deciso di buttarmi la benzina addosso e darmi fuoco (sul posto è intervenuta poi un ambulanza sottoponendo lo stesso ad una serie di lavaggi per disintossicarlo) perché non credo sia giusto che le Istituzioni che dovrebbero garantire i diritti dei cittadini, usano due pesi e due misure per gli stessi. Infatti se la maggioranza dei lavoratori del Consorzio, pur lavorando regolarmente non percepisce da ormai cinque mesi lo stipendio, che dovrebbe percepire di diritto, ed il condizionale è d’obbligo nel nostro territorio che è fuori dallo Stato italiano, perché i sindaci dei comuni serviti continuano da mesi ed anni a non pagare il canone, se poi protestano per loro dovrebbero subito scattare denunce e manette, come si voleva procedere nel mio caso. Le manette per i sindaci che non pagano a quando? Quando verrà il giorno in cui si applicherà la legge 26 del febbraio 2010, legge firmata dal Presidente della Repubblica Napolitano? Io sono uno di quelli che lavorando su un cantiere non è così in ritardo con gli stipendi. Ma non trovo sia giusto che gli intercantieri e gli amministrativi non abbiano da mesi lo stipendio. Oggi lotto per loro, perché credo ancora nei valori di giustizia e diritto, anche se mi sarei aspettato maggior collaborazione dagli stessi, perché stando sotto il palazzo o dietro le scrivanie gli stipendi non arriveranno mai più e nessuno ci ascolterà! . E credo che non essendo, a almeno lo spero, l’Italia in un regime, sia ancora legittimo protestare, soprattutto quando la causa è così evidente.” Sul posto diversi dirigenti FIADEL, tra cui il segretario provinciale Giulio Testore, sempre in prima linea per i diritti dei lavoratori. “Si accorgono di noi solo quando presidiamo le discariche ed i siti strategici, perché ci tengo a precisare che al momento non abbiamo bloccato nulla, ma solo fatto un sit in di protesta, seppur in pochi, mentre per mesi, nonostante richiesti e sollecitazioni di incontro, non siamo mai riusciti ad incontrare il Prefetto in persona. E in quelle riunioni tenutesi presso il palazzo di Governo, l’ultima di qualche giorno fa, ci si dice sempre la stessa cosa, vale a dire soldi non ci sono. Ma a chi tocca far pagare i sindaci? A chi spetta far applicare la legge n.26/2010? E possibile tollerare che il servizio presso alcuni Enti si debba tenere lo stesso, senza che il beneficiato paghi? Il Consorzio non è un Ente di pubblica Beneficenza! Spero che anche i dipendenti amministrativi si sveglino dal sonno, perché ormai la problematica è diventata insostenibile, partecipando più attivamente alle rivendicazioni dei loro diritti! Ieri c’era l’on. Pecorella in Prefettura con la Commissione Parlamentare sui Rifiuti, che ovviamente non ci ha voluto nemmeno ricevere per ascoltare i nostri problemi. Con il gesto di oggi fra qualche ora avremo almeno un incontro in Provincia. Un primo passo, che non credo sia risolutivo, ma almeno è un piccolo passo avanti.”