“È sorprendente che l’Italia cerchi di interferire in un caso giudiziario ungherese”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Péter Szijjártó riferendosi al caso Salis, come si legge sull’account Twitter del portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. “Questa signora, presentata come una martire in Italia, è venuta in Ungheria con un piano chiaro per attaccare persone innocenti per le strade come parte di un’organizzazione di sinistra radicale. Spero sinceramente che questa signora riceva la meritata punizione in Ungheria”, ha aggiunto Szijjártó che oggi a Roma ha incontrato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Szijjártó, secondo quanto riporta il tweet del portavoce del governo ungherese, ha criticato i media italiani per la versione fornita della vicenda e ha trovato “assolutamente sorprendente che l’Italia abbia tentato di intervenire in un processo giudiziario ungherese, sottolineando l’indipendenza della magistratura ungherese e la non interferenza del governo”. “Mi auguro che Tajani faccia sapere agli amici ungheresi di Meloni e Salvini che chiedere il rispetto dei diritti civili umani non vuol dire interferenza. Se poi il governo Orban è allergico alle regole del vivere civile, può sempre uscire dalla Ue in cui indegnamente siede”. Lo scrive il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, commentando le parole del ministro degli Esteri magiaro Péter Szijjártó sul caso Salis, secondo cui “è sorprendente che l’Italia cerchi di interferire in un caso giudiziario ungherese”.