Non sono gravi le condizioni del bimbo di 2 anni estratto vivo ieri dalle macerie della palazzina crollata a Saviano, in provincia di Napoli, e ricoverato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Il bimbo è ricoverato nel reparto di Chirurgia pediatrica, diretto da Giovanni Gaglione. Da ulteriori approfondimenti clinico strumentali è emerso che non presenta una frattura del femore, ma solo alcune lesioni ad organi interni e una lieve contusione polmonare, provocate dall’impatto a seguito del crollo, che necessitano di costante osservazione. Nel crollo della palazzina sono morti la madre del bimbo, Vincenza Spadafora, 41 anni, i due fratellini Giuseppe di 6 anni e Autilia Pia di 4 anni, e la nonna Autilia Ambrosino, 79 anni, mentre è stato estratto vivo anche il papà, Antonio Zotto, 40 anni, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il crollo, secondo quanto stanno ricostruendo le indagini coordinate dalla Procura di Nola, sarebbe stato causato da una probabile fuga di gas o dallo scoppio di una bombola avvenuto nell’abitazione dell’anziana, al secondo piano della palazzina. Stremato dalla domenica infernale, il sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, ha scritto questa notte un lungo post sui social: «Non ci sono parole, non ne ho. Sperare, ad ogni pietra sollevata, di udire un filo di voce, un respiro, è stato devastante. Nell’inferno di Via Tappia Furignano, ci ha consolato solo l’immensa, instancabile catena di solidarietà di chi ha partecipato ai soccorsi. Li ringrazio tutti, dal primo all’ultimo: non si sono mai fermati, non ci siamo mai fermati».