Ancora uno sfogo che viaggia in rete, dopo quello della mamma delle gemelle Sara e Aurora morte a causa dell’esplosione dell fabbrica abusiva di fuochi d’artificio ad Ercolano. La signora Campagna scrive su Tik Tok: «Figlio mio, ha lasciato un vuoto la tua assenza. Ci hai uccisi due volte, chi ha sbagliato pagherà!», con la foto di Samuel e la piccola di 4 mesi che il giovane ha avuto con la figlia 17enne della Campagna. In un altro post sempre su Tik Tok, la donna scrive: «Come lo diremo ora alla piccerella?». Nessun commento della vedova. Non è chiara ancora la data dell’autopsia dei tre corpi, ora al Policlinico di Napoli.

L’ESPLOSIONE

Prima un forte boato avvertito in diversi Comuni alle falde del Vesuvio. Poi una colonna di fumo visibile anche a distanza. E dopo pochi minuti le sirene delle ambulanze a squarciare la quiete di un’area agricola a cavallo tra Ercolano e San Giorgio a Cremano. Ad andare in fumo un deposito abusivo messo in piedi per confezionare fuochi d’artificio in vista delle feste di Capodanno. Il bilancio finale parla di tre morti, tutti giovani: si tratta di Samuel Tafciu, 18 anni, e delle sorelle gemelle Aurora e Sara Esposito, 26 anni.

L’INCHIESTA

Denunciato per omicidio colposo plurimo aggravato, disastro colposo e detenzione illecita materiale esplodente l’uomo di 38 anni che è il reale proprietario del fabbricato di via Patacca. L’uomo, che ha intestato la proprietà alla figlia 13enne, si era presentato ieri sera con il suo avvocato in caserma dai carabinieri, cui la procura di Napoli, titolare del fascicolo aperto ieri (pm Vincenzo Toscano), ha delegato le indagini. Solo a mezzogiorno di oggi è stato completato il recupero dei resti dei corpi di Sara e Aurora Esposito, mentre quello di Samuel Tafciu era già stato portato al II Policlinico partenopeo per l’esame autoptico. Subito dopo sono partiti i sopralluoghi degli investigatori accompagnati da vigili del fuoco e l’area è stata posta sotto sequestro. Due abitazioni accanto a quella ormai ridotta a un cumulo di macerie sono state sgomberate dalle 10 persone che vi abitano per una verifica di staticità. Chiusa per oggi anche una scuola nei pressi, così come interdetta al passaggio anche pedonale la strada.

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