Premessa: i rifiuti non vanno gettati in strada, è un segno di imperdonabile inciviltà. Detto questo, le autorità competenti devono fare la loro parte prevenendo gli abusi e punendo i trasgressori. Soprattutto se si tratta di zone videosorvegliate. Non funziona così per via Alberto Sordi a Orta di Atella. L’area è già degrada urbanisticamente. Vi è sorto un intero parco abusivo. Politici e tecnici locali hanno “azzuppato” a mani basse intascando tangenti o intestandosi appartamenti. Tra le abitazioni spiccano quelle acquistate, a prezzi scandalosamente stracciati, dall’ex sindaco Angelo Brancaccio e dal suo braccio destro dell’epoca Salvatore Del Prete Magò. Anche per questo è finito sotto inchiesta e poi in cella l’allora primo cittadino. Neppure questo è bastato per fare aprire le indagini sul consigliere “sciolto” per due volte nel giro di 10 anni per infiltrazioni camorristiche. Eppure negli anni del cemento via Sordi è stata terra di conquista di chi si è foraggiato con i soldi delle mazzette. È andata molto male invece per i residenti che hanno acquistato gli appartamenti in buona fede. La zona è da sempre abbandonata a se stessa. Illuminata poco e male. Spesso ricettacolo di rifiuti.

Vincenzo Tosti e Vincenzo Gaudino

E se da un lato bisogna censurare senza se e senza ma i cittadini incivili che sversano l’immondizia in un’area non autorizzata, dall’altro è più che lecito puntare il dito contro l’amministrazione comunale per il mancato controllo e l’assenza di sanzioni a carico di chi sporca e inquina un territorio già martoriato dal boom edilizio degli anni 2000. Via Sordi è una cartina di tornasole di come è cresciuta smisuratamente e in modo selvaggio la città a causa delle gestioni clientelari e affaristiche di chi ha amministrato il Comune per quasi un ventennio. Nella sua tragicità fa sorridere la presenza di materiale di ogni genere ai piedi del cartello “È severamente vietato depositare rifiuti. I trasgressori saranno denunciati alle autorità competenti”. Sull’avviso campeggia tanto di telecamera di videosorveglianza. Eppure a terra sono disseminati sacchetti di immondizia, elettrodomestici, pezzi d’auto, pneumatici, materassini, tavolini, cuscini, teloni di plastica e molti altri “esemplari” di rifiuti speciali e pericolosi che da giorni occupano anche parte della sede stradale (foto in basso). Che provvedimenti ha assunto la giunta targata Vincenzo Gaudino per porre fine a questo spettacolo indegno? A vista d’occhio nessuno. E pensare che l’attuale assessore all’Ambiente è il super ambientalista Vincenzo Tosti. Che misure ha adottato l’esponente di Città Visibile per impedire questo scempio? I trasgressori sono stati individuati e puniti? Qual è il cambio di passo in un settore che incide direttamente sulla salute dei cittadini? A giudicare dall’immondizia sversata in altre strade cittadine tutto è come o peggio di prima. Ma l’amministrazione Gaudino è in altre faccende affaccendata. Il sindaco è dimissionario (ancora per poco, entro il 27 marzo si rimangerà la decisione) e la giunta è ancora monca (bisogna coprire due assessorati). Sul piano politico la coalizione di centrosinistra è implosa sulla spartizione delle poltrone. Mentre la maggioranza litiga i problemi della città sono fermi al palo. E i cumuli di rifiuti crescono e si moltiplicano. Per onestà intellettuale bisognerebbe sostituire il cartello in via Sordi. Invece di “È severamente vietato depositare rifiuti” andrebbe scritto “Perdete ogni speranza voi che entrate”.

Mario De Michele

LE FOTO DELLO SCEMPIO


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