Due associazioni criminali con base nel Casertano formate soprattutto da romeni e specializzate nel furto di cavi di rame, veicoli da lavoro e materiale elettrico, sono state smantellate dai carabinieri che hanno eseguito quindici arresti su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura; gli indagati sono finiti ai domiciliari con braccialetto elettronico. I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di decine di furti; almeno una quarantina i furti addebitati gli indagati e consumati ai danni di private abitazioni e soprattutto aziende agricole o impegnate nella produzione di energie rinnovabili situate nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Avellino, Latina, Frosinone, Rieti, Roma e Bari. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere e i carabinieri di Sessa Aurunca che hanno effettuato le indagini, i ladri, divisi in due gruppi, avrebbero rubato materiale per almeno due milioni di euro. Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza sei romeni sorpresi a rubare cavi di rame e sequestrati oltre 100 quintali di rame e veicoli rubati, e denunciate altre 15 persone.