L’esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City, vicino l’ospedale Shifa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati “uccisi 50 terroristi”. L’operazione nel quartiere generale, “cuore delle attività di intelligence e operative di Hamas”, è avvenuta con il supporto dell’aviazione e delle forze speciali. In quel quartiere generale – ha proseguito il portavoce – sono stati ideati e preparati gli operativi di Hamas per l’attacco omicida del 7 ottobre”. “Israele consentirà pausa umanitarie di quattro ore a nord di Gaza”. Lo ha annunciato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. Israele ha accettato di aprire due corridoi umanitari dal nord al sud di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa precisando che uno è già aperto, l’altro sarà lungo la costa. Gli Stati Uniti colpiranno nuovamente obiettivi legati al Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane e ai gruppi affiliati, se necessario: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden ai giornalisti, dopo che l’esercito americano ha colpito una struttura in Siria a seguito di un’ondata di attacchi contro le truppe americane e della coalizione in quel Paese e in Iraq. “Ho chiesto una pausa più lunga di tre giorni” per il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando con i reporter prima di volare in Illinois, come riferisce il pool al suo seguito. La Jihad islamica ha diffuso un video di due ostaggi israeliani, una donna anziana e un bambino. Lo riferiscono i media in Israele. Il presidente Isaac Herzog ha dichiarato che, nonostante le notizie diffuse dai media su un imminente accordo per il rilascio di alcuni ostaggi da parte di Hamas in cambio di una pausa nella guerra, non c’è alcuna proposta seria sul tavolo. “Non c’è una vera proposta praticabile da parte di Hamas su questo tema”, ha dichiarato Herzog a Nbc News. “Mentre ci sono molte persone che sono terze parti che stanno inviando messaggi ottimistici ai notiziari, io dico apertamente: in base alle mie conoscenze, fino ad ora, non c’è nessuna informazione sostanziale che mostri un’offerta reale di una trattativa sul tavolo”. L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato che sia Hamas che Israele hanno commesso crimini di guerra da quando è scoppiato il conflitto il mese scorso. “Le atrocità perpetrate dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili, brutali e scioccanti: sono stati crimini di guerra, così come lo è la continua detenzione di ostaggi”, ha affermato Türk citato dai media internazionali. “Anche la punizione collettiva da parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine di guerra, così come l’evacuazione forzata illegale dei civili”, ha aggiunto l’alto commissario Onu. Türk si è espresso così dopo aver visitato il valico di Rafah, che ha definito come una simbolica ancora di salvezza per i 2,3 milioni di persone che vivono a Gaza. “L’ancora di salvezza è stata ingiustamente, scandalosamente debole”, ha detto chiedendo che vengano consegnati più aiuti umanitari all’enclave palestinese. L’alto commissario Onu ha inoltre esortato entrambe le parti ad accettare un cessate il fuoco sulla base di tre imperativi in materia di diritti umani: la fornitura di aiuti a Gaza, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e l’attuazione di “una fine duratura dell’occupazione basata sui diritti dei palestinesi e degli israeliani all’autodeterminazione e ai loro legittimi interessi di sicurezza”. Israele ha commentato le accuse di crimini di guerra affermando che “gli attacchi delle Forze di difesa israeliane contro obiettivi militari sono soggetti alle pertinenti disposizioni del diritto internazionale, inclusa l’adozione di precauzioni fattibili e la valutazione che il danno accidentale ai non sia eccessivo rispetto al vantaggio militare atteso dall’attacco”. Alla fine della guerra il premier Benyamin Netayahu dovrà entro 90 giorni indire nuove elezioni politiche. Lo ha detto il ministro del Lavoro israeliano Yoav Ben-Tzur, esponente del partito religioso Shas che fa parte della coalizione di destra del premier. “Alla fine della guerra – ha detto – Netanyahu sarà costretto ad andare a nuove elezioni entro 90 giorni. Questo sarà prima di una commissione di indagine di un tipo o di un altro. Lo stesso premier vorrà le elezioni. Non possiamo più continuare così. L’opinione pubblica dirà la sua e poi vedremo se Netanyahu otterrà un mandato”. I miliziani di Hamas “le hanno tagliato il seno e letteralmente ci hanno giocato per strada”. Lo scrive il giornalista Josh Breiner di Haaretz sulla piattaforma X, aggiungendo ulteriori dettagli sulla sorte di una ragazza prima stuprata e poi mutilata negli attacchi del 7 ottobre. Il racconto è di una sopravvissuta al massacro che, dopo essersi nascosta, è stata testimone delle efferatezze compiute dai miliziani. La deposizione è stata raccolta dall’unità Lahav 433 della polizia israeliana, che sta raccogliendo le prove per una indagine ufficiale. “I terroristi – ha proseguito – hanno avuto un permesso religioso per uccidere bambini”. Almeno 19 persone sono state uccise ieri in un attacco aereo israeliano contro una casa vicino a un ospedale nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Lo sostiene il ministero degli Interni palestinese, gestito da Hamas. Da parte sua, il ministero della Sanità, gestito anch’esso da Hamas, afferma che otto persone sono morte in un bombardamento che ha colpito ieri il complesso medico Nasser nella Striscia di Gaza. Secondo la stessa fonte, alcune delle vittime erano ricoverate in un reparto pediatrico. Immagini fornite dal dicastero e pubblicate dai media internazionali mostrano buchi nei muri di edifici e attrezzature distrutte o ricoperte di polvere. Sono 845 i civili israeliani uccisi nel massacro del 7 ottobre scorso, i cui corpi sono stati identificati dalla polizia israeliana. Lo ha annunciato la stessa polizia spiegando che nel computo non sono compresi i soldati. La fanteria israeliana ha preso il controllo della roccaforte di Hamas nel nord della Striscia dopo 10 ore di combattimento. Lo ha detto, citato dai media, l’esercito israeliano, secondo cui forze della Brigata Nahal ora controllano la postazione – conosciuta come Avamposto 17 – nel campo profughi di Jabalya – nel nord dell’enclave palestinese, dopo aver sconfitto operativi di Hamas e della Jihad islamica che erano “sia sul terreno” sia nei tunnel. Decine – ha aggiunto – i miliziani uccisi. L’esercito israeliano ha identificato oggi un altro militare ucciso nella guerra contro Hamas: è il 29enne Eliahou Elmakayes, la cui morte porta a 32 il numero di soldati deceduti nel conflitto. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto che Elmakayes è stato ucciso durante i combattimenti di ieri, mentre altri tre militari sono rimasti gravemente feriti. L’esercito israeliano ha ucciso in un attacco aereo Ibrahim Abu-Maghsib capo dell’unità missili anti-tank della brigata centrale di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che Maghsib “nell’ambito della sua posizione ha diretto e condotto numerosi lanci di missili anti-tank contro civili e soldati israeliani”. “Nell’ambito dell’assistenza alle forze di terra impegnate nella Striscia, la marina israeliana – ha proseguito il portavoce – ha colpito postazioni di lancio di missili anti-tank usate da Hamas per colpire le truppe dentro la striscia”. Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly ha lasciato il Giappone per recarsi in Arabia Saudita, dopo l’incontro dei ministri degli Esteri del G7 a Tokyo. Lo ha dichiarato oggi l’Ufficio britannico degli Esteri, del Commonwealth e dello sviluppo. Cleverly incontrerà i suoi omologhi del Medio Oriente, che stanno arrivando in Arabia in vista della riunione d’emergenza della Lega degli stati arabi su Gaza prevista per sabato.