“In questo momento non ci sono i presupposti per un accordo di pace con Kiev”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che “l’operazione militare in Ucraina proseguirà nel prossimo futuro”. Per Kiev, intanto, a Gedda sono stati fatti passi avanti sulla proposta di pace di Zelensky. “L’incontro a Gedda è stato un passo verso l’attuazione pratica delle iniziative di pace proposte dall’Ucraina”. A dirlo, secondo quanto riporta Rbc-Ukraine, è il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, inviato di Kiev al summit sulla pace che in Arabia Saudita ha riunito i consiglieri politici e diplomatici di circa 40 Paesi. “Abbiamo avuto consultazioni molto produttive sui principi chiave su cui dovrebbe essere costruita una pace giusta e duratura. Abbiamo avuto una conversazione estremamente onesta e aperta, durante la quale i rappresentanti di ogni Paese hanno potuto esprimere la loro posizione e visione”, ha spiegato Yermak ammettendo che, nel corso della riunione, sono “emerse opinioni diverse” tra i partecipanti. Ma, ha puntualizzato, tutti hanno “mostrato il loro impegno nei confronti dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del rispetto per la sovranità e l’inviolabilità dell’integrità territoriale degli Stati”. Diverse esplosioni sono state segnalate in alcuni ponti che collegano la Crimea e parti della regione ucraina di Kherson occupata. Lo hanno riferito le autorità filorusse. In particolare, segnala la Tass, gli ucraini hanno colpito il ponte Chongar. Sono state udite tre esplosioni. Quattro persone erano all’interno di un’auto colpita da un frammento di missile. Una di loro ha riportato ferite lievi. Tra altri obiettivi, anche il ponte che collega la costa orientale della Crimea con la città di Henichesk, sempre nell’oblast di Kherson, secondo quanto riporta la Cnn. Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver colpito nella notte con armi di alta precisione le basi aeree nelle regioni occidentali di Chmelnyckyj e Rivne. “Le forze armate della Federazione Russa hanno lanciato un attacco multiplo con armi di precisione a lungo raggio, aeree e marittime, sulle basi aeree delle forze armate dell’Ucraina nelle aree degli insediamenti di Starokostiantynivska e Dubno”, ha detto il ministero, citato dalle agenzie di stampa russe. “Gli attacchi russi sugli aeroporti ucraini sono inefficaci. L’aviazione ucraina riesce a ridistribuire gli aerei prima dei bombardamenti”, ha commentato alla tv nazionale il portavoce dell’Aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, affermando che i velivoli di Kiev non hanno avuto danni dall’attacco della scorsa notte perché erano già decollati. “Non è la prima volta che l’aeroporto di Starokostiantynivska viene attaccato dai russi: è la base dell’aviazione tattica. Ma i nostri piloti sanno come contrastare il nemico. I russi non riusciranno a distruggere così facilmente la nostra aviazione”, ha detto Ignat. “Ricominceremo ad esportare grano, che alla Russia piaccia o meno”, ha dichiarato il capo dell’intelligence della Difesa di Kiev Kyrylo Budanov in un’intervista al media bulgaro Btv sottolineando che l’Ucraina sta già lavorando per ripristinare le strutture colpite dagli attacchi russi. Budanov ha anche parlato della controffensiva osservando che per i “soldati è piuttosto difficile, poiché la Russia è riuscita a rafforzare la sua posizione con sistemi di difesa: La cosa più importante è che l’offensiva non si fermi. A mio parere, sta andando un po’ più velocemente sulla linea di Bakhmut che nel Sud, ma sarà il tempo a dirlo”. Stoccolma ha accusato la Russia di diffondere false notizie per influenzare il percorso di adesione della Svezia alla Nato: il ministero della Difesa ha dichiarato che i media controllati dallo Stato russo Rt e Sputnik hanno pubblicato una serie di articoli in arabo, sostenendo falsamente che il governo svedese sostiene i roghi del Corano. Lo riporta il Guardian. L’agenzia svedese per la difesa ha affermato che dalla fine di giugno, le autorità hanno registrato circa un milione di post simili in arabo e in altre lingue: “Mosca sta usando le proteste di Stoccolma per fomentare le tensioni tra i Paesi arabi e l’Occidente”.