E’ un’ecatombe senza fine nella devastata città portuale di Derna, in Libia, dove potrebbero essere circa 20.000 i morti per la tempesta Daniel che sabato notte si è abbattuta sulla costa settentrionale della Libia. A fronte delle 10.000 vittime dichiarate dalle agenzie umanitarie ufficiali come la Mezzaluna Rossa libica, la nuova drammatica stima di 20.000 morti è del direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Mazi, citato dal Guardian, mentre gli aiuti internazionali cominciano a poco a poco ad arrivare sul posto. Il mare continua a restituire i cadaveri delle vittime, riversi nelle strade, ma ci vorrà tempo perché un bilancio ufficiale sia confermato. La devastazione è anche peggiore di quanto si temeva inizialmente. “Il mare scarica costantemente dozzine di corpi”, ha detto Hichem Abu Chkiouat, ministro dell’aviazione civile nell’amministrazione che governa la Libia orientale, ripreso dal quotidiano britannico, e ha aggiunto che la ricostruzione costerà miliardi di dollari. Intanto secondo l’organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) a Derna sono almeno 30mila gli sfollati. L’Italia si è mobilitata per aiutare la Libia. Sono partiti dall’aeroporto militare di Pisa, due aerei C130 J dell’Aeronautica Militare per tre viaggi che ospiteranno il trasporto di personale dei Vigili del fuoco e, in particolare, esperti di rischio acquatico con relative attrezzature di supporto e materiale logistico di prima necessità. Partita anche la nave San Giorgio della Marina Militare che raggiungerà l’area di Derna nelle prossime 24 ore per assicurare le funzioni logistiche, di Comando e Controllo, oltre che di supporto sanitario, al previsto dispositivo nazionale di schieramento a sostegno delle popolazioni delle aree alluvionate. Inoltre, è in corso di valutazione, qualora le condizioni sul terreno dovessero richiederlo, anche l’impiego di Nave “San Marco” della Marina Militare. “La Difesa e le Forze Armate daranno il loro massimo sostegno per aiutare il popolo libico, colpito da un devastante alluvione”, ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto, che già ieri aveva disposto allo Stato Maggiore della Difesa e al Covi (Comando Operativo di Vertice Interforze) di fornire immediatamente tutto l’aiuto possibile delle Forze armate italiane alla Libia e al suo popolo. La San Marco potrebbe trasportare il restante personale della Protezione civile, della Croce rossa italiana e di tutto io materiale necessario di sostegno della Difesa. Tra questi ci sono anche due elicotteri per le eventuali attività di ricerca e recupero. Domani prevista la partenza di un altro volo con 36 unità.