Per aver picchiato e poi stuprato una donna di 85 anni, il Tribunale di Potenza ha condannato a tre anni e otto mesi un uomo di 49 anni, Rocco Mancino, di Ruoti (Potenza): la vicenda e’ accaduta nel 2009 e in un primo momento la donna non aveva denunciato quanto accaduto, scoperto poi dai figli solo per i lividi presenti sul corpo.

Il pm aveva chiesto una condanna a dieci di reclusione per furto, violenza sessuale e lesioni: il Tribunale ha riconosciuto a Mancino la semi-infermita’ mentale, assolvendo l’uomo – difeso dall’avvocato Giampaolo Carretta – dall’accusa di furto e confermando gli altri due capi di imputazione. In passato Mancino era gia’ stato condannato per violenza sessuale (gli episodi sarebbero tre, tra il 1993 e il 2009, tra cui una minorenne e due donne con piu’ di 70 anni). L’uomo conosceva l’anziana in quanto amico di uno dei figli, e si sarebbe introdotto in casa con un pretesto, tentando di avere un rapporto sessuale: dopo il rifiuto l’ha prima picchiata e poi violentata. La donna non ha raccontato l’episodio, ma i figli il giorno successivo si sono accorti dei lividi, giustificati dall’anziana come conseguenza di un incidente domestico. Gli investigatori hanno successivamente scoperto l’intera vicenda in base alle testimonianze e al dna di Mancino, prelevato in modo coatto, che ne ha permesso l’arresto a novembre del 2010.

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