Decine di persone sentite dalla polizia, approfonditi sopralluoghi in casa della vittima, l’analisi dei filmati di una banca: proseguono le indagini della polizia per trovare l’assassino, o gli assassini, di Lida Pamio, 87 anni, uccisa due giorni fa nella sua abitazione di Mestre.

Due i coltelli lasciati conficcati nel suo corpo, uno alla gola e l’altro al cuore della pensionata, che ha subito anche altre sevizie. Gli agenti della squadra mobile hanno ascoltato le dodici famiglie del condominio dove la signora viveva, quindi hanno esteso il cerchio alle case vicine e agli esercizi commerciali della zona. Al momento, non risulta che siano state udite grida di aiuto. Sono in corso inoltre analisi su molti oggetti trovati nell’abitazione dove e’ avvenuto l’omicidio, in particolare sulla borsa della vittima, rovesciata sul suo letto e con il portafogli vuoto. Non e’ facile sapere quanti soldi ci fossero, l’anziana viveva sola, il marito deceduto prima di lei, il figlio morto tanti anni fa in un incidente stradale. La speranza degli investigatori e’ che i filmati rivelino qualche atteggiamento sospetto, in concomitanza con l’ora della morte. Per oggi sono attesi i risultati dell’autopsia, affidata al medico legale Antonello Cirnelli che dovra’ capire quali ferite siano risultate mortali e se vi abbiano concorso una o piu’ persone.

 

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