Il personale del Nucleo Operativo Speciale e del Gruppo investigativo del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Arezzo ha operato il sequestro di parte dell’area di uno tra i piu’ importanti stabilimenti industriali italiani situato a Pieve al Toppo, al cui interno e’ stato scoperto un deposito incontrollato di rifiuti speciali.
Nel corso di un servizio di controllo di routine nelle aree rurali circostanti alla citta’ interessate da insediamenti industriali, gli agenti hanno accertato la presenza di un grosso accumulo di materiale depositato in un campo all’interno dell’area dello stabilimento. Si tratta di circa 600 metri cubi di scarti legnosi di lavorazione , trattati e non, la cui detenzione configura una gestione illecita di rifiuti speciali. Il quantitativo peraltro supera di circa venti volte il limite massimo consentito di 30 metri cubi che la legge permette di smaltire entro un anno, mentre per quantitativi superiori il limite per lo smaltimento e’ di 90 giorni. Dall’esame del materiale e da un sommario controllo dei documenti nessuno dei parametri previsti e’ stato rispettato, costituendo cosi’ un deposito incontrollato derivante da una gestione illecita di rifiuti. Una vera e propria ”collina” di rifiuti in prossimita’ di vigneti e aree in coltivazione, composta da materiale accumulato caoticamente, mischiando senza distinzione anche residui trattati con vernici che, decomponendosi al suolo, determinano un evidente rischio di inquinamento. L’accertamento e’ stato immediatamente riferito all’autorita’ giudiziaria che ha autorizzato il sequestro e che disporra’ per il prosieguo delle indagini.