La presenza del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nella salvaguardia della memoria artistica e culturale ha segnato un brillante risultato investigativo a distanza di 40 anni da un importante furto.
La Sezione Falsificazione ed Arte Contemporanea del Reparto Operativo, informa una nota, ha svolto una complessa attivita’ investigativa che ha consentito di sequestrare 8 dipinti falsamente attribuiti a noti artisti contemporanei come Mario Schifano, Alighiero Boetti e Franco Angeli, di 9 dipinti antichi di notevole interesse storico – artistico risalenti al XVII sec., di un capitello di epoca romana in marmo di pregevole fattura risalente al II – III sec. D.C. e di un’acquasantiera in marmo del XVII sec., per un valore complessivo di oltre 600 mila euro. Nella stessa indagine, informa la nota, sono state denunciate all’Autorita’ Giudiziaria 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di ricettazione e contraffazione di opere d’arte. L’azione investigativa, sotto il coordinamento costante della Procura di Roma con il procuratore aggiunto Capaldo ed la sostituta procuratrice Cugini, “ha trovato linfa da un mirato controllo amministrativo presso una galleria d’arte della Capitale nel corso del quale sono state individuate alcune opere contraffatte”. La meticolosa prosecuzione delle attivita’ investigative, realizzate attraverso numerosi pedinamenti supportati da un articolato esame della documentazione rinvenuta nel corso delle perquisizioni a carico di alcuni indagati, conduceva all’individuazione di un primo ricettatore il quale veniva trovato in possesso di 9 dipinti antichi, pubblicati sul ‘Bollettino delle ricerche delle opere rubate edito dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri’, del capitello e dell’acquasantiera in marmo. Tutte le opere erano state trafugate il 14 settembre del 1974 presso un noto antiquario romano ed inserite nella Banca Dati del Comando Carabinieri T.P.C. ed in quella del Segretariato Generale Interpol di Lione.