Per evitare la multa e le altre sanzioni dopo che l’autovelox aveva fotografato la sua auto sfrecciare a 170 chilometri l’ora, ha sostenuto che alla guida c’era un’altra persona.
Ma la polizia stradale di Messina ha accertato che quel giorno il presunto conducente era ricoverato in condizioni gravissime in un ospedale dov’e’ poi deceduto. L’automobilista bugiardo, un ventisettenne, e’ stato cosi’ smascherato e ora oltre che fare le spese della sua violazione del limite di velocita’ -era di 100 chilometri l’ora nel tratto dove l’autovelox lo ha incastrato- dovra’ anche rispondere penalmente di del reato di falso in atto pubblico commesso da privato.