Stamane i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari hanno sequestrato beni (‘per equivalente’) per circa 920 mila euro nei confronti del rappresentante legale e, da circa due anni, liquidatore di una impresa con sede nel capoluogo pugliese. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica, e’ stato emesso dal gip del Tribunale.
L’uomo e’ stato denunciato per frode fiscale. Il sequestro si inserisce in una azione di contrasto all’evasione fiscale che la Procura di Bari ha avviato delegando gli accertamenti al Nucleo di Polizia Tributaria della Finanza. La verifica fiscale ha riguardato la Watch Service srl che opera nel settore della fabbricazione e commercializzazione di orologi e oggetti di oreficeria. E’ stata accertata dal 2007 al 2011 un’evasione di circa trenta milioni di euro per omessi pagamenti di Iva, Imposte dirette ed Irap. Sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate costi non spettanti per oltre cinque milioni di euro, ricavi non dichiarati per oltre 1 milione di euro, un’evasione all’Irap di oltre cinque milioni di euro, all’Iva per circa sedici milioni di euro, oltre a ritenute d’acconto non operate e non versate per circa tre milioni e mezzo di euro. In particolare il rappresentante legale e liquidatore della societa’ dal settembre 2010, Giacomo Annibaldis, 46 anni di Bari, proprio nel 2010 ha evaso Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale per oltre 500mila euro e non ha versato le ritenute certificate sui compensi corrisposti al proprio personale dipendente e ai prestatori di lavoro autonomo per oltre 400mila euro. La misura cautelare reale inflitta (il cosiddetto sequestro per equivalente, una legge in vigore dal 2008, che ha per obiettivo proprio quello di risarcire in maniera preventiva l’Erario e quindi punire economicamente chi evade) riguarda proprio questi ultimi due omessi versamenti. E’ stato sequestrato un capannone di proprieta’ della societa’ al quale, comunque, e’ stata data facolta’ d’uso per consentirne l’utilizzo a fini lavorativi.