La Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ipotesi di reato di omicidio colposo per la tata, una cinese che oggi ha 46 anni, di un bambino di otto mesi che nel dicembre 2009 mori’ soffocato dopo avere ingerito un palloncino.
La donna era presente al momento del fatto nella casa dei genitori del piccolo, una coppia ambulanti anche loro di nazionalita’ cinese, con i quali la tata conviveva. Mentre la baby-sitter si trovava in un’altra stanza – secondo quanto ricostruito durante le indagini – il bambino aveva ingerito un palloncino di quattro centimetri che si era incastrato nella trachea. La morte era sopraggiunta per anossia, ovvero per mancanza di ossigeno, dopo dieci giorni di agonia. Inizialmente si penso’ a un caso di malasanita’, in quanto i medici dell’ambulanza che soccorse il piccolo e dell’ospedale Giovanni Bosco non si erano accorti della presenza del palloncino. Una successiva perizia medico-legale, disposta dal pm Raffaele Guariniello ed eseguita da Gaetano Bulfamante, escluse la loro responsabilita’.