La Compagnia della Guardia di Finanza di Cassino ha concluso una complessa operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, che ha portato alla denuncia di 5 soggetti per usura aggravata ai danni di vittime che svolgevano attivita’ imprenditoriale e che versavano in condizioni di difficolta’ finanziaria.

I tassi di interesse praticati dagli indagati ed accertati dalle Fiamme gialle erano elevatissimi, superando, in alcuni casi, il 160% su base annua. Le indagini hanno potuto contare su coraggiose dichiarazioni testimoniali rese da un imprenditore di Cassino, ”strozzato” dal sodalizio criminale, il quale ha potuto cosi’ avviare la procedura per accedere al fondo di solidarieta’ per le vittime dell’usura, e ottenere il blocco delle procedure esecutive, grazie al quale e’ riuscito a salvare la propria azienda. Nei confronti degli indagati, originari di Frosinone, Cassino e S. Andrea del Garigliano, e’ stato operato, a cura della stessa Guardia di Finanza di Cassino, il sequestro di beni immobili e conti correnti bancari, per valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Uno di essi, un 74enne di S. Andrea del Garigliano (FR), risultava soggetto nullatenente per il fisco ed aveva disponibilita’ di un ingente patrimonio costituito da una villa, completa di imponente impianto fotovoltaico, terreni e numerosi conti correnti, alcuni dei quali intestati a familiari ed accesi presso banche estere. Egli inoltre risultava percepire assegni relativi a prestazioni sociali agevolate riconosciute dall’Inps a favore dei soggetti indigenti. I reati contestati ai 5 usurai sono stati riportati negli avvisi di conclusione indagini formalizzati dalla Procura della Repubblica di Cassino.

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